La strage di via D’Amelio 26 anni dopo

Palermo, 19 Lug 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – In ricordo della strage di Via D’Amelio. (Segue articolo). – Ventisei anni fa una autobomba parcheggiata in via D’Amelio a Palermo uccideva il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

Un attentato che nasconde ancora troppi lati oscuri. Ieri il presidente della Commissione regionale antimafia Claudio Fava ha mutuato dalle recenti motivazioni della sentenza Borsellino quater la definizione dell’indagine sulla strage di via D’Amelio, “il più clamoroso depistaggio che la storia della Repubblica ricordi”, e per questo chiederà agli attuali vertici dell’intelligence “che cosa è accaduto tra il ’92 e il ’94”.

Fava ha parlato dieci minuti l’audizione di Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato che è tornata a far sentire la sua voce sul depistaggio.

“Le motivazioni del Borsellino quater – ha spiegato Fiammetta al termine dell’audizione – hanno avvalorato quanto sapevamo sui depistaggi. Io racconto fatti, mi riferisco a dati contenuti nelle carte processuali.

Se la procura di Caltanissetta e i magistrati del tempo hanno fatto male, è giusto che rendano conto del loro operato. Vertici istituzionali e investigatori che hanno ordito il depistaggio sulla strage di via D’Amelio, hanno fatto male non solo a noi ma all’intero Paese; è stata offesa anche l’onorabilità della magistratura”.

Le iniziative per ricordare la strage, iniziate già durante la settimana, oggi intanto raggiungono il momento centrale. Si comincia alle 9 nel luogo dell’attentato con i bambini che prenderanno parte alla manifestazione: “Coloriamo Via D’Amelio”. L’articolo completo prosegue qui >>> http://palermo.gds.it/2018/07/19/la-strage-di-via-damelio-26-anni-dopo-a-palermo-ricordo-tra-i-misteri_887602/

 

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