L’Aquila: Sulla parete con il 9° Reggimento Alpini

L’Aquila, 20 Mag 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Marco Petrelli – Leggiamo di seguito. – In un’Aquila bagnata dalla pioggia l’arrampicata su parete rocciosa inizia al chiuso, nel calore di una palestra non lontana dalla stazione.

A primo acchito sembra tutto facile: dieci metri con appigli, materassi di gomma per attutire la caduta, l’istruttore che si raccomanda di fare leva sulle gambe e non sulle braccia. Insomma, l’arrampicata pare una passeggiata… in verticale, simile a quella allestita dall’Esercito a mo’ di gioco nel corso di alcune manifestazioni.

Ma al 9° Reggimento Alpini dell’Aquila di ludico c’è davvero poco e l’idea di andare sù come l’Uomo Ragno svanisce una volta afferrato il primo sperone: con un “adesso che faccio” stampato in testa, infatti, l’aspirante rocciatore altro non può che seguire i consigli dell’istruttore e provare a metterli in pratica. Ma quant’è dura.

“Leva sulle gambe, leva sulle gambe! Braccia distese, piede non di pianta, no di pianta di punta! O si perde aderenza!”. Dopo vari tentativi tutti arrivano alla vetta, compreso il giornalista alla sua prima esperienza con una parete sintetica; le cose si fanno più dure poco dopo quando si testa la resistenza su pareti inclinate in avanti e sulle quali, oltre all’equilibrio, si deve far forza su tutto il corpo per evitare di cadere.

Nel frattempo il cielo si schiarisce, la pioggia cessa di battere e la colonna di automezzi fa rotta verso Paganica, piccolo comune fra i più danneggiati del sisma 2009 dove i segni della forza devastante della natura sono ancora evidenti. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.liberoquotidiano.it/gallery/gallery/13463495/sulla-parete-con-gli-alpini-addestrarsi-alla-roccia-e-alla-fiducia-reciproca.html

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