Roma, 23 Gen 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – I social non sono pericolosi in sé ma è pericoloso l’uso che se ne può fare lanciando sfide folli o peggio. (Di seguito l’articolo). – Sfide, o meglio challenge. Questo è anche il mondo degli adolescenti sui social. Sfide inoffensive come balletti, canzoni cantate al karaoke, prove di abilità assolutamente innocue.
Ma anche sgambetti, la “Skullbreaker challenge” o legarsi una cintura al collo per provocare asfissia come l’ultima, la “Black out challenge”.
I social non sono pericolosi in sé ma è pericoloso l’uso che se ne può fare lanciando sfide folli o accettandole anche a rischio della vita. Per questo ci sentiamo di dare qualche piccolo consiglio di buon senso ai genitori:
Parlate ai ragazzi delle nuove sfide che girano in Rete in modo che non ne subiscano il fascino; alcune challenge espongono a rischi medici (assunzione di saponi, medicinali, sostanze di uso comune come cannella, sale, bicarbonato), altre inducono a compiere azioni che possono produrre gravi ferimenti a sè o agli altri (selfie estremi, soffocamento autoindotto, sgambetti, salti su auto in corsa, distendersi sui binari).
Assicuratevi che abbiano chiaro quali rischi si corrono a partecipare alle sfide online. I ragazzi spesso si credono immortali e invincibili per una immaturità delle loro capacità di prevedere le conseguenze di ciò che fanno. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.poliziadistato.it/articolo/22600ac6273d3a2996597803