Legge di Bilancio: stato di previsione della spesa per il Comparto Difesa

Per il comparto difesa la spesa per il triennio 2023-2025 sarà in media di circa 27 miliardi di euro per ogni anno dei tre programmati.

La legge di bilancio approvata lo scorso 29 dicembre 2022, particolarmente articolata, è strutturata in due parti essenziali più la sezione degli allegati.

La prima parte, “Sezione I: Misure quantitative per la realizzazione degli obiettivi programmatici” è composta di 903 commi. A questi si aggiungono le tabelle riepilogative e di sintesi.

La seconda parte, “Sezione II: Approvazione degli stati di previsione” si compone di 20 articoli a cui si aggiungono una serie di tabelle riepilogative dei fondi resi disponibili per ogni Ministero.

Le spese per il Comparto Difesa sono dettagliate nell’articolo 13 della legge 197 del 29 dicembre 2022, denominata “legge di bilancio”.

Cosa prevede l’articolo 13 della legge di bilancio

Come premessa, l’articolo 13 rappresenta uno stato di previsione delle spese del Ministero della Difesa, per gli anni dal 2023 al 2025. Lo stato di previsione delle spese autorizzate sono indicate nella tabella 12 annessa alla legge.

Proprio da questa tabelle si evince che per i prossimi tre anni (2023, 2024, 2025) la spesa media per il comparto difesa è di 27 miliardi di euro di cui circa 6 miliardi per anno per l’ammodernamento e la capacità dello strumento militare.

Tali fondi sono distribuiti per la gestione dell’intero Comparto Difesa ed anche per singola Forza Armata, quindi per il sostentamento del personale e per gli approvvigionamenti di beni necessari al sostentamento della macchina militare.

Previsti anche il numero di ufficiali ausiliari da mantenere in servizio che sono per Esercito n. 103, per la Marina n. 152, per l’Aeronautica n. 48, per i Carabinieri n. 0. Previsti anche i numero di Ufficiali ausiliari piloti di complemento (nelle misure di nessuno per l’Esercito, 40 per la Marina e 49 per l’Aeronautica.) e Ufficiali ausiliari delle forze di completamento (109 Esercito, 54 Marina, 40 Aeronautica e 200 Carabinieri).

Stabiliti anche il numero di allievi ufficiali e sottufficiali per singola Forza Armata

Ufficiali:

  • Esercito n. 292;
  • Marina n. 318;
  • Aeronautica n. 288;
  • Carabinieri n. 120.

Sottufficiali

  • Esercito n. 274;
  • Marina n. 300;
  • Aeronautica n. 309.

Messi in previsione fondi per il sostegno di infrastrutture multinazionali della NATO, per il sostegno al CONI per le attività sportive paraolimpiche e gruppi sportivi delle forze armate.

Previsti anche fondi per le associazioni combattentistiche definite dall’articolo 2195 della legge 66/2010. Stabiliti, inoltre, i fondi di cassa per l’efficienza dei servizi istituzionali e la produttività del personale civile della difesa.

Stabilito anche un sostegno alle forze armate ucraine con fondi in entrata, quindi con la riassegnazione di fondi provenienti dalle istituzioni dell’Unione Europea quali misure di assistenza supplementare e direttamente connesse con lo strumento per la pace denominato EPF.

Quindi come accennato in principio, lo stato italiano prevede di spendere circa 27 miliardi di euro ogni anno per il mantenimento dello strumento militare in generale.

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