Legge di stabilita’. Ulteriore blocco stipendiale dei lavoratori statali. Il testo completo del DDL

 

Roma, 10 ott 2012 – Il tempo che il ministro Vittorio Grilli smentisse l’arrivo di una nuova manovra ed ecco che i tagli si erano già materializzati: tra i 10 e i 12 miliardi, di risorse, da reperire anche attraverso una spending review che tocchi gli enti locali. Di questi, 6,5 miliardi servono per evitare l’aumento dell’Iva che sarebbe scattato il primo luglio 2013, e che è stato ridotto di un punto.

Qui trovi il DDL sulla legge di stabilita approvato dal Governo il 9/10/2012 >>>

 

SEI OBIETTIVI. Una legge, approvata nella notte tra martedì 9 e mercoledì 10 ottobre, che si pone sei obiettivi e conta di trovare le risorse attraverso tre canali (leggi la bozza). Tra i primi ci sono anche quello di assicurare un fondo ad hoc per gli esodati (sulla questione è riesplosa la polemica), interventi per i lavori socialmente utili, vendita dei beni demaniali attraverso fondi immobiliari e pagamenti della pubblica amministrazione. Obiettivi che, secondo Mario Monti, sono «in linea anche sui tempi con il confronto tra le parti sociali sulla produttività».

RISORSE DALLA TOBIN TAX. Tra le seconde, oltre che alla spending review, emergerebbero anche la Tobin tax, una revisione delle ‘tax expenditures’, l’eliminazione del finanziamento di alcune leggi bocciate dall’Ue, ha assicurato Grilli, che ha puntualizzato: «Non si tratta di una nuova manovra».

Anci: «Non ci hanno detto dove tagliano».

Immediata è scattata la protesta degli enti locali, sindaci in testa.

«Nell’incontro del 9 ottobre il governo ha prospettato un taglio complessivo di 10 miliardi, senza spiegare però in quali ambiti verranno fatti. I Comuni però dicono basta, nel senso che non sono più in grado di sopportare altre decurtazioni alle dotazioni», ha riferito Wladimiro Boccali dell’Anci (sindaco di Perugia) al termine dell’incontro con il governo a Palazzo Chigi.

«IL GOVERNO SIA CHIARO». «Se il governo vuole insistere su questa strada allora sarebbe bene che lo dicesse con chiarezza ai cittadini», ha aggiunto.
Ma anche le le Regioni hanno fatto sentire la loro voce: «Alla luce del taglio di 10 miliardi di euro annunciato dal governo, ricordo che le Regioni sono già oggetto di 2 manovre nel 2013 e dei tagli previsti con la spending review», aveva detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani.

«SANITÀ E TRASPORTI NON SI TOCCANO». «Ricordo questo perché abbiamo tenuto a dire a Monti che i tagli non dovranno toccare in alcun modo la sanità e il trasporto pubblico locale, visto anche l’avvenuto azzeramento del Fondo sociale».
Se l’esecutivo non garantisse più i livelli fondamentali di questi servizi ai cittadini, «le Regioni non potrebbero più governare il sistema. In ogni caso attenderemo gli esiti del Consiglio dei ministri e poi faremo le nostre valutazioni».
Un appello rimasto senza risposta, visto che nella bozza della legge di stabilità risulta un ulteriore taglio di 1,5 miliardi alla Sanità (un miliardo a regime secondo quanto riferito da Grilli), oltre che decurtazioni ai trasferimenti alle Regioni. «Significa il tracollo», ha allarmato il senatore del Pd, Ignazio Marino.
A regime, il risparmio derivante dalla spending review è di 3,5 miliardi. E’ quanto si legge nel comunicato di Palazzo Chigi al termine del Cdm che ha varato la Finanziaria. Le nuove misure di razionalizzazione della spesa pubblica si basano su un censimento di spesa ‘aggredibile’ pari a circa 50 miliardi: 11 miliardi per l’acquisto di farmaci, 7 miliardi per i dispositivi medici e 32 miliardi di acquisti per gli investimenti.
La prima fase della spending ha garantito un risparmio di circa 4,4 miliardi per il 2012, 10,3 miliardi per il 2013 e 11,2 miliardi per il 2014. La spesa censita alla quale fanno riferimento questi risparmi è pari a circa 60 miliardi di acquisto di beni e servizi. L’importo censito nelle due fasi della spending è di 110 miliardi, circa il 65% della spesa pubblica per l’acquisto di beni e servizi.

Un fondo per gli esodati tra gli obiettivi

IVA SOPRA DI UN PUNTO. L’aumento dell’Iva c’è, ma, a differenza di quanto filtrato inizialmente,  è di un punto, esattamente uno in meno dei due preventivati.

EMERGENZA ESODATI. Tra gli obiettivi della legge di stabilità c’è anche quello di assicurare un fondo ad hoc per gli esodati.

INTERVENTI PER I LAVORO SOCIALMENTE UTILI. Nella legge di stabilità sono previsti interventi anche per i lavori socialmente utili.

PAGAMENTI DELLE PA. I pagamenti della pubblica amministrazione sono tra gli obiettivi che si prefigge la legge di stabilità.

COMMISSARIO ANTICORRUZIONE. Il Consiglio dei ministri ha deciso di istituire nella legge di stabilità un Commissario anticorruzione che presiederà la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche.

SALARI DI PRODUTTIVITÀ DEFISCALIZZATI. La legge di stabilità finanzia la defiscalizzazione dei salari di produttività per 1.600 milioni nel biennio 2013-2014.

SCONTO 19% DONAZIONI FONDO TAGLIA DEBITO. Arriva la possibilità di fare erogazioni liberali al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato e usufruire di uno sconto fiscale pari al 19% dell’imposta lorda.

A TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 1,6 MLD DA 2013. Un miliardo e 600 milioni di euro complessivi a partire dal 2013 per il trasporto pubblico locale. Dal prossimo anno, inoltre, viene istituito il Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario.

STANZIATE RISORSE PER LA TAV. Per il finanziamento di studi, progetti, attività e lavori preliminari, lavori definitivi della nuova linea ferroviaria Torino-Lione è autorizzata la spesa di 160 milioni di euro per l’anno 2013, di 100 milioni di euro per l’anno 2014 e di 530 milioni di euro per l’anno 2015.

300 MLN IN 2013 PER MANUTENZIONE ANAS. Trecento milioni di euro nel 2013 per assicurare la continuità dei lavori di manutenzione straordinaria della rete stradale inseriti nel contratto di programma tra il ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Anas Spa.

800 MLN IN 2013 A RFI. Cinquecento milioni di euro per il 2013 per il finanziamento degli investimenti relativi alla rete infrastrutturale ferroviaria nazionale e 300 milioni di euro per assicurare la continuità dei lavori di manutenzione straordinaria della rete ferroviaria inseriti nel contratto di programma tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Rfi Spa.

300 MILIONI PER PENALITÀ PONTE STRETTO. Trecento milioni per pagare le penalità contrattuali per il ponte sullo stretto di Messina.

OLTRE 1,2 MLD IN QUATTRO ANNI PER IL MOSE. Per la prosecuzione della realizzazione del sistema MO.S.E. è autorizzata la spesa di 50 milioni di euro per l’anno 2013 e di 400 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016.

159 MLN IN 2013 A CAMPANIA. In arrivo 159 milioni di euro per l’anno 2013 per consentire alla Regione Campania l’accesso alle risorse che le spettavano in base a quanto previsto da una legge del 1990 relativa alla spesa sanitaria degli anni 1987, 1988 e 1990.

130 MLN IN 2013 A COMUNI IN PREDISSESTO. Il fondo di rotazione per i comuni in condizioni di predissesto viene rifinanziato nel 2013 per 130 milioni di euro.

MULTE PIÙ BASSE PER SCIOPERI. Riduzione delle sanzioni minime per gli scioperi non regolari. Per chi aderisce o indice uno sciopero fuori dalle norme di legge si abbassa da 5 mila a 2.500 euro il valore economico minimo dei permessi sindacali retribuiti sospesi o dei contributi sindacali trattenuti dalla retribuzione. Discorso analogo per i dirigenti di servizio pubblico che non danno corretta informazione agli utenti. In entrambi i casi non variano le sanzioni massime che restano a 50 mila euro.

40 MLN ANNO PER AEREI ANTINCENDIO. Pronti 40 milioni di euro nel 2013 per la manutenzione della flotta di aerei antincendio. Il servizio antincendio è di recente stato trasferito dalla protezione civile al dipartimento dei vigili del fuoco.

58 MLN RISTRUTTURAZIONE SEDE NATO. In arrivo anche 58 milioni di euro, divisi in tre anni, per le spese per la partecipazione dell’Italia alla spesa per la ristrutturazione del Quartiere Generale del Consiglio atlantico a Bruxelles. Per la sede Nato, si dovrebbero spendere 12 milioni nel 2013 e nel 2014 e 34 nel 2015.

BUDGET UNIVERSITÀ, + 3% ALL’ANNO. Il budget delle università può crescere del 3% all’anno. Per alcuni enti di ricerca la percentuale sale al 4. Tali limiti sono al netto delle spese per gli arretrati del personale. La bozza infatti prevede che valga quanto stabilito dalla Finanziaria 2006 che prevedeva che «il sistema universitario concorre alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica garantendo che il fabbisogno finanziario da esso complessivamente generato in ciascun anno non sia superiore al fabbisogno determinato a consuntivo nell’esercizio precedente, incrementato del 3%».

Risorse attese anche dalla Tobin tax

IMU, PAGA ANCHE LA CHIESA. Il governo ha modificato il testo della legge riguardante l’Imu per gli immobili non commerciali e quindi anche della Chiesa in modo da definire il quadro regolatorio ‘in tempo per il periodo annuale di imposta’ che decorre dal 1 gennaio 2013.

AUMENTI ENTRO I 3 MILA EURO LORDI TASSATI AL 10%. Gli aumenti salariali aziendali dati «in relazione a incrementi di produttività, innovazione ed efficienza organizzativa» vengono tassati nel 2013 al 10% entro il limite di 3 mila euro lordi.

IRPEF SULLE PENSIONI DI GUERRA. Anche le pensioni di guerra e di invalidità diventano assoggettate all’Irpef.
L’assogettabilità all’Irpef per pensioni di guerra e invalidità scatta solo sopra i 15 mila euro, mentre non è previsto alcun aggravio sotto questa soglia.

RISORSE PER ESODATI DA FONDO LETTA. Le risorse per gli esodati è previsto arrivino dal cosiddetto Fondo Letta.

RISORSE DALLA TOBIN TAX. Le risorse della legge di stabilità possono essere reperite, oltre che con la spending review, anche con la Tobin tax (esclusa sui titoli di Stato), e con una revisione delle ‘tax expenditures’ (sconti fiscali, per i redditi superiori ai 15 mila euro).
Viene introdotta una franchigia di 250 euro per alcune deduzioni e detrazioni Irpef e, per le sole detrazioni, si fissa il tetto massimo di detraibilità di 3 mila euro.
Un’altra parte dei fondi è attesa dall’eliminazione del finanziamento di alcune leggi bocciate dall’Ue.

AUMENTO TASSE RISERVE TECNICHE. Sale dallo 0,35 a 0,50% l’acconto sulle riserve tecniche delle assicurazioni. La norma prevede che nel 2014 il prelievo riscenda allo 0,45%

BENI DEMANIALI IN VENDITA. Altre risorse dovrebbero giungere dalla vendita dei beni demaniali attraverso fondi immobiliari.

TORNANO A EQUITALIA MULTE QUOTE LATTE. Torna sotto la gestione di Equitalia la riscossione delle multe per lo sforamento delle quote latte.

I tagli: meno fondi per Regioni e sanità

STOP AD AFFITTI E ACQUISTI IMMOBILI. Stop all’affitto e all’acquisto di nuovi immobili (se non per realizzare un vantaggio) da parte di tutte le amministrazioni pubbliche.
Ma anche all’acquisto e il leasing di autovetture.

SANITÀ SEMPRE PIÙ POVERA. Taglio di 1,5 miliardi al fabbisogno sanitario nazionale (un miliardo a regime secondo Grilli), grazie a una ulteriore riduzione della spesa per l’acquisto di beni e servizi e dispositivi medici.
Il risparmio di 1,5 miliardi si ottiene rivedendo i tagli già introdotti con la spending review: si porta infatti dal 5 al 10%, a partire dal 2013, il taglio dei contratti in essere per l’acquisto di beni e servizi (esclusi i farmaci), mentre il tetto di spesa per l’acquisto di dispositivi medici è ulteriormente abbassato, passando dal 4,9 al 4% nel 2013 e dal 4 al 3,9% nel 2014.
In più le Regioni che non usino la piattaforma Consip o le centrali di acquisto non accederanno al «finanziamento integrativo al Servizio sanitario nazionale».

PIÙ TAGLI ALLE REGIONI. Vengono aumentati di 1 miliardo, e passano da 1 a 2 miliardi, i tagli lineari previsti dalla prima spending review per le Regioni a statuto speciale.
È quanto prevede un articolo della bozza della legge di stabilità. L’articolo chiede un ulteriore risparmio di 500 milioni alle Regioni a statuto speciale (e alle province di Trento e Bolzano) e riduce rispettivamente di 500 e 200 milioni le risorse del fondo perequativo di Sicilia e Sardegna nei confronti dei propri Comuni e delle proprie Province.

BLOCCO DELLA VACANZA CONTRATTUALE. Per i dipendenti pubblici è confermato il blocco dei contratti fino al 2014 ma per il 2013-2014 non viene erogata neanche l’indennità di vacanza contrattuale. Il ritorno dell’indennità è previsto nel 2015, con un nuovo calcolo sulla base dell’inflazione programmata.

MENO FONDI PER I DISABILI. Stretta sui permessi previsti dalla legge 104/1992 per il disabile o per la cura di parenti affetti da handicap.
La retribuzione per i giorni di permesso (tre al mese) scende al 50% a meno che i permessi non siano fruiti per le patologie del dipendente stesso della P.A o per l’assistenza ai figli o al coniuge.
Sono esclusi dal pagamento intero quindi i permessi fruiti per prendersi cura dei genitori disabili. Si mantiene invece la contribuzione figurativa.

TAGLIO A PATRONATI 60 MLN IN DUE ANNI. Taglio ai patronati di 30 milioni di euro nel 2014 e di altri 30 milioni nel 2015.

PREVISTA OPERAZIONE ‘CIELI BUI’. Per ridurre la spesa e risparmiare risorse energetiche, sono stabiliti standard tecnici per lo «spegnimento dell’illuminazione ovvero suo affievolimento, anche automatico, attraverso appositi dispositivi, durante tutte o parte delle ore notturne». Fonte: http://www.lettera43.it

Martedì, 09 Ottobre 2012

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