Roma, 12 dic 2016 – Riceviamo e pubblichiamo. In settimana abbiamo assistito all’approvazione “lampo” della legge di stabilità per il 2017 (A.C. 4127-bis), il cui contenuto risulta oggettivamente poco interessante per le FF.OO.
Riepilogandone i contenuti, il TITOLO V (Articolo 52, commi 1-2 e 4-5 –Fondo per il pubblico impiego) prevede un Fondo, assolutamente esiguo, per finanziare in particolare così tanti progetti: la contrattazione collettiva entro la pubblica amministrazione; nuove assunzioni presso le amministrazioni dello Stato; l’attribuzione di risorse al personale dei Corpi di polizia, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e delle Forze armate nonché un secondo opinabile un secondo ordine di disposizioni (comma 3) concernente l’istituzione di un Fondo destinato all’incremento dell’organico dell’autonomia.
La norma contiene inoltre la “definizione” dell’incremento – dal 2017 – del finanziamento previsto a legislazione vigente, per dare attuazione alle previsioni della legge-delega n. 124 del 2015 (ossia il tanto agognato “Riordino”)di revisione della disciplina in materia di reclutamento, stato giuridico e progressione in carriera del personale delle forze di polizia nonché della legge n. 244 del 2012 per il riordino dei ruoli del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate.
Tuttavia il grande bluff risiede proprio in questa disposizione che a differenza di quanto sostenuto dalle sigle sindacali delle FF.OO. prevede il riordino solo alternativamente al finanziamento della proroga del contributo straordinario previsto dalla legge n. 208 del 2015 (che peraltro in mancanza di riordino prevede l’espressa limitazione al solo anno 2017!!) all’articolo 1, comma 972. Pertanto, in mancanza del riordino da attuare a pena di decadenza entro febbraio 2017, con decreto legislativo del governo, a partire dal 2018 non solo le forze di Polizia perderanno gli 80 euro, ma si vedranno privi del riordino che si attende da 16 anni. Inoltre è bene ricordare come gli 80 euro non siano utili al fine dell’incremento pensionistico, differentemente dal riordino, che avrebbe inciso positivamente a questi fini, oltre a contribuire ad un innalzamento nella qualifica per tutti i gradi. Eppure malgrado tutto ciò, a due giorni dall’approvazione della legge di stabilità regna il silenzio. Altra delusione riguarda direttamente gli uomini della Polizia Penitenziaria che, hanno assistito all’ennesima mortificazione a causa delle tante promesse disattese del ministro Orlando. Da ultimo infatti il sottosegretario CHIAVAROLI, con delega alla Polizia Penitenziaria, lo scorso 20 settembre a radio Radicale aveva affermato :”io rappresento non la mia intenzione ma l’intenzione del Ministro…. noi siamo pronti con il testo del riallineamento, lo inseriremo nel primo veicolo legislativo utile.. perché questa è la ferma intenzione del Ministro, e quindi su questa strada si procederà celermente, ed io dico mal che vada abbiamo la legge di stabilità che comunque viene presentata il 15 ottobre e comunque approvata entro l’anno..”(https://www.radioradicale.it/scheda/486703/radio-carcere-le-nuove-adesioni-alla-marcia-del-6-novembre-per-lamnistia-e-per-la). Vista l’autorevolezza degli impegni presi, ci si aspettava pertanto che il Ministro Orlando ed il Suo sottosegretario tenessero fede alla solenne promessa impegnandosi nell’’approvazione del testo legislativo che avrebbe finalmente cancellato una sperequazione che perdura da oltre 15 anni e su cui sono state proposte da marzo ad oggi ben 6 interrogazioni parlamentari nel 2016(On. Di maio Luigi M5S; Sen. Ginetti PD commissione giustizia; On. Camilla Sgambato PD; On. Molteni Nicola Leganord , On. Renata Polverini Forza Italia e dal NCD)
Si incassa pertanto questa ulteriore delusione per i 40.000 uomini della polizia penitenziaria che si sono visti negare il riallineamento dei funzionari peraltro già finanziato con la legge finanziaria del 2016 art. 1 comma 972,con perdita dei relativi fondi, già attribuito da 15 anni alla Polizia di Stato ed al corpo forestale.
Alphonse
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