Roma, 11 Giu 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Sergio Rame – La riforma al vaglio del governo dovrà far luce su un punto focale: le intenzioni del ladro che si introduce in casa. (Seguiamo). – “Nessun far west”. Intervistato a Piazzapulita su La 7, Alfonso Bonafede cerca di far chiarezza sulla riforma della legittima difesa che il governo sta eleborando in questi giorni.
“Ora – mette in chiaro il Guardasigilli – ci sono delle zone d’ombra che vanno eliminate: quando una persona si difende in casa sua deve avere una legge chiara e trasparente”. Spetterà proprio al neo ministro pentastellato cercare la quadra tra le posizioni dei leghisti e quelle dei grillini.
“Vogliamo che la difesa sia sempre legittima, che un cittadino abbia il potere di difendersi dentro casa propria – spiega Nicola Molteni alla Camera – a non in un far west, vogliamo solo più sicurezza. Chi si difende non può subire la gogna e l’agonia di un processo”.
Sulla legittima difesa, presentando il programma del governo gialloverde a Montecitorio, il premier Giuseppe Conte ha messo in chiaro che si lavorerà sempre “nel rispetto dei principi costituzionali” e, soprattutto, sottoponendo “al Parlamento il frutto del nostro lavoro”.
Entrambi i partito sono d’accordo sulla “necessità di potenziarla”. Il punto ora è, come racconta la Stampa, riformare l’articolo 52 del codice penale riuscendo a coniugare l’ala leghista dell’esecutivo con quella pentastellata.
“Il principio di proporzionalità rimarrà – si affretta a spiegare Bonafede – ma è evidente che ci sono zone d’ombra da superare”. L’intento è che per difendersi il semplice cittadino non dovrà aspettare di essere aggredito: gli basterà essere minacciato. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.ilgiornale.it/news/politica/accordo-lega-m5s-sulla-legittima-difesa-i-pm-restano-liberi-1538982.html#/comunali/tempo-reale/1