Libia: Nel cuore della guerra

Roma, 21 Apr 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Fausto Biloslavo – In prima linea contro Haftar. Seguiamo. –  “L’offensiva del ribelle Haftar è fallita al 100%”, garantisce il comandante libico di un travolgente contrattacco, che ha rimandato indietro le forze dell’uomo forte della Cirenaica quasi fino a Garyan, roccaforte fra le montagne.

Fisico asciutto, barbone brizzolato, lungo e ben curato preferisce non venire citato per nome. In mimetica da deserto non finisce la frase che nell’aria si sente il ronzio fastidioso dei caccia.

“Tairan“, aerei, urlano i combattenti governativi e l’incrocio si svuota in un attimo. Per fortuna la bombetta viene sganciata qualche chilometro più in là, alle nostre spalle, provocando un misero cratere nell’asfalto.

All’orizzonte le montagne di Garyan si vedono bene, a meno di 10 chilometri. Il comandante Musa alla guida di un fuoristrada blindato ci porta a ridosso della terra di nessuno sulla strada disseminata di bossoli e detriti, che dimostra la furia della battaglia del giorno prima.

Le forze governative hanno spinto indietro le truppe del generale Haftar riconquistando Aziziya, oltre 30 chilometri a sud di Tripoli.

“La vedi quella collinetta con le antenne? Un carro armato nemico ci ha martellato per tre ore fino a quando non siamo riusciti a sloggiarlo”, spiega il corpulento Musa con il bagagliaio zeppo di armi e munizioni.

Sul terreno suona lontana la proposta franco-italiana di cessate il fuoco scaturita da un incontro a Roma fra i ministri degli Esteri Yves Le Drian e il nostro Enzo Moavero Milanesi.

Il mercato di Aziziya è ridotto a pezzi dalla battaglia, alcune case sono sventrate e le strade deserte. Il più classico scenario di guerra senza quartiere.  L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.occhidellaguerra.it/prima-linea-contro-haftar/

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