Libri: “Molte aquile ho visto in volo” di Filippo Nassetti

Roma, 31 Ott 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Paolo Ricci Bitti – Filippo Nassetti narra il suo infinito affetto per Alberto insieme alle storie di altri straordinari piloti. (Segue articolo). – Dall’amore assoluto per il volo, con un tragico epilogo, all’amore assoluto per il fratello maggiore che non c’è più, anche se in realtà basta alzare gli occhi per sentirlo vicino, magari come fanno tutti gli innamorati del cielo quando avvertono il ronzio di un’elica o il sibilo di un jet.

E’ la storia raccontata in “Molte aquile ho visto in volo-Vite straordinarie di piloti”, di Filippo Nassetti per Baldini+Castoldi, uscito durante la fase più dura della pandemìa da Covid che ha atterrato gran parte degli aerei.

Non è però un libro sul volo e sui piloti, ai quali sappiamo di dovere grande riconoscenza perché ci portano per aria: è piuttosto un commovente attestato d’amore, di stima, di malinconia e di speranza che l’autore si è tenuto dentro, impastandolo un giorno dopo l’altro dal 1994, anno in cui il fratello Alberto morì precipitando a Tolosa con un Airbus 330.

Il comandante con la divisa dell’Alitalia non era ancora 28enne quando divenne tutt’uno con la sua profezia, con la sua impressionante poesia-epitaffio che lui stesso aveva scritto tre anni prima, appena scampato alla morte per un tumore al cervello:

“Molte aquile ho visto in volo, ali maestose sfidare il suolo, rapaci solitari incontro al sole, imperiali figure sfrecciare nelle gole, ancora a lungo le vedrò, poi, con loro, io morirò”. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilmessaggero.it/persone/molte_aquile_ho_visto_in_volo_alitalia_alberto_nassetti_filippo_libro_baldini_castoldi_oggi_ultime_notizie-5552194.html

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