L’iniziativa: Omaggio a tutti i soldati morti o decorati nella Grande guerra

Roma, 16 Nov 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Carlo Figari, Lorenzo Paolini, Bepi Anziani e Guido Rombi – All’interno il video. (Segue articolo). – La guerra del 1914-18 fu la prima definita “mondiale” che coinvolse molti Paesi di diversi continenti. L’Italia entrò nel conflitto il 24 maggio 1915, un anno dopo lo scoppio delle ostilità, con l’obiettivo di liberare le cosiddette terre irredente di Trento e Trieste, per completare il processo risorgimentale culminato con la proclamazione dell’Unità nel 1861. Il 4 novembre del 1918 arrivò per noi la sospirata vittoria, ma a costo di un enorme sacrificio di uomini: gli italiani caduti furono almeno 650 mila.

Anche la Sardegna, seppure geograficamente lontana dal fronte, si ritrovò in prima linea. Questo perché venne mobilitata gran parte della popolazione maschile adulta e fu costituita la Brigata Sassari, la seconda unità dell’Esercito italiano a formazione regionale dopo il corpo degli alpini.

Ma militari sardi si ritrovarono a combattere con ogni divisa nelle trincee, nei mari e nei cieli, con i primi piloti della nascente Aeronautica quali il sergente Francesco Tola di Silanus che portò a termine ben 400 missioni.

Ricordare oggi, come ad ogni celebrazione quella guerra, non è un esercizio retorico, ma un riconoscimento della nostra storia che riguarda da vicino ogni famiglia italiana.

Soprattutto in questi difficili tempi di pandemia dove tutti, in qualche modo, sono chiamati a responsabilità individuali e solidarietà collettiva per battere il Coronavirus. Per questo – come invoca sempre il presidente Sergio Mattarella – occorre che si ritrovi quello spirito di unità nazionale su cui i nostri nonni misero le fondamenta per vincere la Grande Guerra. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.unionesarda.it/articolo/cultura/2020/11/15/quei-ragazzi-del-99-che-resteranno-per-sempre-gli-eroi-della-sard-8-1083089.html

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