Roma, 29 Ott 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Emanuele Cuomo – La marcia in più per lo sport italiano. Segue. – A dare slancio allo sport italiano c’è l’apporto degli atleti delle Forze armate (Carabinieri, Aeronautica militare, Esercito, Marina militare, Guardia di finanza) e dei Corpi civili dello Stato (Vigili del fuoco, Polizia di Stato, Polizia penitenziaria).
Un contributo forse poco noto, ma che è dovuto alla sinergia instaurata dal Coni con le Forze armate (il 27 ottobre si concludono i Giochi mondiali militari a Wuhan, Cina) grazie a un Protocollo d’intesa pluriennale.
I valori da trasmettere. L’accordo tra Coni e ministero della Difesa favorisce la crescita dello sport italiano, con gli atleti di rilevanza nazionale che vengono messi in condizione di allenarsi in un contesto dedicato alla valorizzazione delle loro qualità.
L’essenza dello sport, però, non si limita al mero conseguimento di una prestazione sportiva: i rappresentanti dei Gruppi sportivi militari (Gsm) e dei Corpi civili dello Stato (CcS) si impegnano infatti a veicolare valori quali solidarietà, rispetto, correttezza e disciplina.
I contributi del Coni. Con riferimento alla ripartizione dei contributi Coni per l’attività sportiva del 2019, alle Forze armate e ai Corpi dello Stato sono stati erogati 2.249.400 euro, direttamente dalla società Sport e salute Spa (ex Coni Servizi Spa).
Per l’attività sportiva dei Corpi militari dello Stato Maggiore della Difesa sono stati stanziati 1.017.330 euro; di questi, 330.320 euro sono andati ai Carabinieri, 216.235 euro all’Aeronautica militare, 320.150 euro all’Esercito e 147.625 euro alla Marina militare. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilsole24ore.com/art/gruppi-militari-e-forze-polizia-marcia-piu-lo-sport-italano-AC7K1ct