MANIFESTAZIONI/Riflettori accesi sul 19 settembre: si attendono annunci dal Ministro Orlando su processi in videoconferenza e nuove funzioni di polizia penitenziaria sul territorio

Roma, 16 Set 2017 – Riceviamo e pubblichiamo – Il 19 settembre sarà una data molto importante per la Polizia Penitenziaria in quanto si festeggeranno i 200 anni dalla fondazione del Corpo. Nella stessa giornata è stata organizzata una imponente manifestazione sindacale al fine di richiedere, in particolare, nuove assunzioni nel Corpo. Negli ultimi anni la Polizia Penitenziaria ha acquisito sempre più importanti funzioni di polizia anche sul territorio. Da ultimo la Legge n. 103 del 23 giugno 2017, che passerà agli annali giuridici, più semplicemente, come “riforma Orlando”contiene disposizioni che modificano il Codice penale, il Codice di procedura penale e l’ordinamento penitenziario . Le norme ivi contenute sono entrate in vigore  3 agosto ad eccezione di alcune disposizioni. In particolare, tra le disposizioni a vigore differito, vi è possibilità di utilizzare i collegamenti video nei processi di mafia, terrorismo e criminalità organizzata precisando che la partecipazione al dibattimento a distanza diverrà, nientemeno, la modalità ordinaria per chi si trova in carcere (e pure in caso di udienze civili), per i pentiti ed i testimoni sotto protezione, nonché per gli agenti infiltrati. L’eccezione diverrà perciò la presenza fisica in aula, e potrà essere prevista dal giudice con decreto motivato, senza mai coinvolgere i detenuti sottoposti al regime di cui all’articolo 41-bis. Il giudice, al di fuori dalle ipotesi obbligatorie, potrà disporre con decreto motivato la partecipazione a distanza anche per ragioni di sicurezza, per la complessità del dibattimento o per la testimonianza di un recluso.

Considerato che i termini per l’esercizio della delega stringono,  si attende l’emissione dei decreti delegati da parte del Governo con l’impulso del Ministro Orlando che in occasione dei 200 anni dalla fondazione della Polizia Penitenziaria potrebbe preannunciare l’avvio delle nuove competenze in tema di controllo delle misure alternative ed il via alla possibilità di far intervenire in videoconferenza i detenuti, specie quelli pericolosi per garantire più sicurezza ed economicità dell’amministrazione. La commissione presieduta da Glauco Giostra in tema di ordinamento penitenziario e misure alternative alla detenzione aveva già affrontato questo problema, proponendo di estendere l’utilizzo del collegamento audiovisivo nell’intento di conseguire cospicue economie di tempo e di risorse, cercando di evitare restrizioni dei diritti dei detenuti.  Questa dovrebbe essere peraltro l’intenzione di Renzi e di Orlando , ossia  ampliare l’uso della videoconferenza. Pertanto tre i temi caldi in tema di esecuzione penale: assunzioni in polizia penitenziaria,  ampliamento delle competenze all’esterno della Polizia Penitenziaria, definita dal super procuratore Nicola Gratteri come i Marshall Italiani, e l’utilizzo delle nuove tecnologie, sia in campo penale sia in campo civile, puntando concretamente sull’ammodernamento della Giustizia. Attendiamo il 19 settembre.

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