Roma, 10 Giu 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Marco Ventura – Intervista alla neo ministra della Difesa Elisabetta Trenta. (Segue). – Le missioni internazionali? «L’Italia onora i suoi impegni, ma andranno valutate sulla base del nostro interesse». La Nato? «È essenziale che Nato ed Europa collaborino. Nell’Alleanza atlantica, nell’Onu e nella Ue ci siamo, ma l’Italia può essere un ponte nelle relazioni verso l’Est».
Inclusa la Russia. Nella sua prima intervista da ministro della Difesa, Elisabetta Trenta indica le grandi linee di quello che sarà il suo impegno.
Non entra nei dettagli, ma delinea gli obiettivi e precisa la collocazione dell’Italia. È attenta a operare in sintonia con gli altri ministri. Sul tema immigrazione lascia che si pronuncino premier e ministro dell’Interno, e sul budget per la Difesa (gli americani insistono con gli alleati perché sia il 2 per cento del Pil) in primis Palazzo Chigi e ministro dell’Economia.
Sul resto il lavoro è appena cominciato con la ministeriale, giovedì e ieri, dei ministri europei della Difesa a Bruxelles, protagonista proprio la Trenta in quello che è stato il primo appuntamento internazionale del nuovo governo.
Ministro, quali impressioni ha tratto dal vertice della Nato rispetto alle priorità che si pone come ministro della Difesa italiano? Quali le priorità del suo mandato?
«È stato un vertice importante, un’occasione anche per svolgere diversi incontri bilaterali con i miei omologhi. Sui tavoli della Nato ho portato un messaggio chiaro: l’Italia c’è, è pronta e vuole fare la sua parte».
Come? «Concordando linee e strategie con gli alleati in aderenza agli obiettivi della sicurezza collettiva e alle esigenze dei cittadini. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/trenta_italia_nato-3786531.html