Roma, 07 Set 2016 – Riceviamo e pubblichiamo – da Co.Fu.Pe. – Il Co.Fu.Pe. (Comitato di Funzionari del Corpo di polizia penitenziaria) che costituisce il coordinamento più rappresentativo della classe dirigente della Polizia Penitenziaria, scende in campo a gamba tesa a difesa della dignità del Corpo denunciando scarsa attenzione per la categoria, con particolare riferimento al mancato riallineamento dei Funzionari del Corpo agli omologhi delle altre forze di polizia, rincorso da 15 anni ed ancora inattuato malgrado le numerose promesse politiche e finanche il reperimento degli esigui fondi previsto nella L. 208 del 28.12.2015”. Eppure lo stesso Ministro ORLANDO in occasione della festa del Corpo dello scorso maggio, aveva testualmente affermato “…Fin dal momento del mio insediamento ho ritenuto fondamentale l’obiettivo del riallineamento delle qualifiche e dei termini di avanzamento per i funzionari del Corpo. Si tratta di una questione, giustamente posta in modo costante anche dalla rappresentanze sindacali, di equità e di riconoscimento, giuridico ed economico, ai funzionari della Polizia Penitenziaria. Posso qui annunciare, finalmente, che è stata già predisposta una norma con individuazione anche delle risorse economiche. Essa sarà presentata dal Governo come emendamento al disegno di legge relativo al processo penale e all’ordinamento penitenziario, pendente in commissione giustizia alla Camera. L’esame del testo sarà avviato nei prossimi giorni e ne è prevista la calendarizzazione nel prossimo mese di giugno, in vista di una definitiva approvazione che auspico rapida. Si tratta di un impegno che avevo preso lo scorso anno e che ora si trova a portata di mano in un’azione concreta e immediatamente praticabile. Si tratta del primo passo per il successivo e complessivo riordino del Corpo. È una decisione coerente e che cammina parallelamente con l’impegno che ho assunto per sanare un’altra iniquità che riguarda il personale dell’Amministrazione della Giustizia, per il quale è necessario dar corso a procedure di riqualificazione.” Ebbene a distanza di un anno, nonostante numerose interrogazioni parlamentari di sollecito del riallineamento (da parte del Movimento 5 stelle, e da ultimo dell’on. Vito di Forza Italia) si apprende con estremo sconcerto e rammarico come non solo il riallineamento dei funzionari del Corpo non sia stato inserito, come promesso, nel disegno di legge relativo al processo penale e all’ordinamento penitenziario, ma che addirittura non sia stata data attuazione ad una legge dello stato, la 208 del 28.12.2015. A questo punto i commissari, ormai stanchi delle promesse non mantenute, hanno deciso di scendere in campo, innescando ogni mezzo giuridico praticabile: ricorsi giurisdizionali volti all’attuazione di una legge dello stato; manifestazioni di piazza e ove occorra anche la denuncia a programmi televisivi. La serie di proteste inizierà il 20 settembre davanti via Arenula, dove alla presenza della stampa e di esponenti politici, scenderà in campo il Comitato Funzionari di Polizia penitenziaria (Co.Fu.Pe), accompagnato da alcune organizzazioni sindacali e dall’associazione “Con Divisa” di lia Staropoli per chiedere la giusta equiordinazione del Corpo di polizia penitenziaria da sempre in prima linea nelle carceri italiane.
Ministro Orlando mantenga le promesse! I Commissari di Polizia Penitenziaria scendono in piazza il 20 settembre
Articolo Precedente: Un’avanguardia con Berlino e Parigi: il piano italiano per la Difesa europea
Articolo Successivo: MORTE DEL CAPORALE DRAGO NEL 2014 : LA PROCURA PROSEGUE LE INDAGINI