Roma, 04 Ott 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Un ruolo fondamentale per la vita di bordo, mai ricoperto in passato da un astronauta del nostro Paese. Segue. – È la giornata di AstroLuca: l’astronauta Luca Parmitano, dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) assume oggi il comando della Stazione Spaziale Internazionale, diventando il primo italiano e il terzo europeo ad assumere questo ruolo.
La cerimonia del passaggio di consegne con il comandante russo Alexei Ovchinin è avvenuta alle 15:20 italiane. Ovchinin lascerà la Stazione Spaziale a bordo della Soyuz e da quel momento partirà ufficialmente la Expedition 61 e la seconda parte della missione europea Beyond.
Suona la campanella sulla stazione spaziale. Un ruolo fondamentale per la vita di bordo, mai ricoperto in passato da un astronauta del nostro Paese. Il primo europeo a diventare comandante fu Frank De Winne nel 2009, oggi a capo del Centro di controllo Esa di Colonia, seguito da Alexander Gerst nel 2018.
“Auguri di buon lavoro a Luca Parmitano che permette all’Italia spaziale di raggiungere un grande traguardo- commenta il presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), Giorgio Saccoccia – Diventare comandante della Stazione Spaziale Internazionale è un grande privilegio, il primo per un astronauta italiano.
È il riconoscimento della sua grande professionalita’ e delle sue competenze dimostrate sul campo e in volo”. La missione Beyond dell’Esa “si sta confermando, così, come una missione dai grandi risultati anche grazie al forte contributo italiano – prosegue Saccoccia – Luca è stato già protagonista di una prima presenza in orbita con la missione Volare dell’Asi, grazie alla quale sono stati raggiunti importanti obiettivi scientifici e di comunicazione. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Il-giorno-di-Astroluca-parmitano-primo-italiano-al-comando-della-Stazione-Spaziale-Internazionale-ac1077d7-186d-41bd-a02c-0b2aec0aa6b2.html#foto-1
Ricevi direttamente sul tuo cellulare i nostri articoli
clicca qui sotto per unirti alla comunità www.forzearmate.org