Roma, 19 Lug 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Andrea Romoli – Dopo l’assistenza è arrivato il momento di aiutare nella campagna di vaccinazione. Qui raccontiamo le loro storie. (Segue articolo). – A noi che abbiamo percorso centinaia di kilometri nei mezzi blindati tra i boschi dei Balcani o nei deserti afghani, fa un effetto strano “andare in missione” nel cuore del nostro Paese, su un ambulanza in Sila o in Aspromonte, portando i vaccini a chi è troppo anziano o malato per muoversi da casa.
Con i giovani soldati, che in questa guerra al virus vanno al loro “battesimo del fuoco”, condividiamo però la consapevolezza che non abbiamo mai combattuto, e mai combatteremo, per qualcosa di più importante di questo.
Nella provincia di Reggio Calabria, prima linea strategica per il successo della campagna vaccinale guidata dal Generale Figliuolo, l’Esercito si mette in strada per arrivare dove nessun altro può arrivare, inviando tre team vaccinali mobili su ambulanze militari fin nei più remoti centri abitati.
A capo dei Team tre giovanissime ufficiali medico arruolate, assieme a decine di altri dottori e infermieri neo laureati, lo scorso anno, nei momenti più duri della pandemia.
Per tutti loro qualche giorno di addestramento e poi subito in prima linea negli ospedali Covid a combattere con le unghie e con i denti per curare le tantissime persone colpite dal virus in un momento in cui nessuna cura sembrava efficace.
Adesso che i vaccini hanno dato una nuova speranza di vittoria, il ministro della Difesa, On. Lorenzo Guerini, ha deciso di rischierare questi giovani medici, diventati nel frattempo degli esperti veterani, nei centri vaccinali di tutta Italia per essere protagonisti dell’offensiva sanitaria che cancellerà per sempre il virus dal nostro Paese. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilgiornale.it/news/cronache/nuova-battaglia-lesercito-missione-speciale-contro-virus-1961590.html