Omicidio Mario Cerciello Rega: 30 coltellate americane!

Roma, 11 Set 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Michele Rinelli – Si vuole o si cerca a tutti i costi di delegittimare l’operato dei militari in quella drammatica notte. (Segue articolo). – “30 coltellate ma sono americani” …Potrebbe essere il titolo di un film anni’60, uno di quelli con una trama avvincente dove, nonostante tutto, il bene vince sempre ma….Sono americani e, forse, con loro non possiamo lavorare.

Sulla vicenda che ha visto morire tragicamente in una operazione di servizio il carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma abbiamo letto e sentito di tutto, ma una cosa sembra emergere in maniera preponderante, si vuole o si cerca a tutti i costi di delegittimare l’operato dei militari in quella drammatica notte.

Dalla querelle legata alla presenza delle armi da fuoco addosso ai due carabinieri si è aggiunta anche quella del tesserino di riconoscimento che apre un’autostrada di giustificazioni per l’assassino del povero Mario.

Come se non bastasse il collega Varriale, sopravvissuto a quella furia omicida, risulta indagato dalla procura militare per le presunte mancanze di quella notte, un modo eccezionale per rendere quel militare attaccabile e non credibile durante il processo.

Così che, di nuovo, potrebbero aprirsi in anticipo, per assurdo, le porte del carcere per chi ha ucciso il nostro Mario, perché più facile potrebbe essere non solo trovare delle attenuanti ma dimostrare una legittima difesa putativa perché nelle condizioni in cui erano usciti di servizio i due militari non potevano essere facilmente identificabili come carabinieri. L’articolo completo prosegue qui >>> https://paroleingiaccablu.wordpress.com/2019/09/09/30-coltellate-americane/

Condividi questo post