Orgoglio italiano: “Non mi sento un eroe, mi sento un Vigile del Fuoco”

Roma, 09 Set 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Andrea Elia Rovera – Nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ci sono migliaia di Pompieri che sanno a che ora escono di casa ma non sanno mai se vi faranno ritorno. Segue. – Carissimi amici dal “Cuore Alpino”, qui a Cuneo questa sera diluvia e fa abbastanza freddo; per questo ho deciso di rimanere a casa ma, siccome non amo la televisione, ho pensato di mettermi al pc e di scrivere due righe su una delle eccellenze della nostra Nazione: il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Sin da quando sono piccolo vedo le autoscale, le autopompe ed i vari mezzi in dotazione ai “pompieri” passare e ripassare sotto casa perché ho la fortuna di abitare a 3 minuti dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. Per loro ho sempre nutrito un grande senso di rispetto e di ammirazione.

Trovo dunque giusto scrivere un breve ma sentito post su questo Corpo partendo dalla tragica testimonianza che il “nostro” Comandante Provinciale ha rilasciato in merito alla tragedia del “Ponte Morandi”, crollato nel 2018.

Il dottor Vincenzo Bennardo, che all’epoca dei fatti era Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Savona, interpellato dai giornali ha detto: “Per quella giornata era stato proclamato lo stato di massima pericolosità per incendi boschivi.

E invece eravamo alle prese con un fortissimo maltempo. Le mie squadre erano impegnate soprattutto nella zona di Vado, particolarmente colpita, quando arrivò la notizia: è crollato il ponte di Brooklyn. Non capivo, poi iniziarono ad arrivare le prime immagini.

Ero incredulo, come tutti, ma non abbiamo perso tempo: non si poteva. Nel giro di un’ora abbiamo mandato tutti gli uomini e i mezzi a disposizione”. L’articolo completo prosegue qui >>> https://cuorealpino.blogspot.com/2019/09/non-mi-sento-un-eroe-mi-sento-un-vigile.html

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