Roma, 20 feb 2013 – “A seguito delle interviste recentemente pubblicate su questo portale, anche i Candidati del Movimento 5 Stelle (M5S) – Diego Zanatta e Gianni Girotto, ci scrivono per dire il loro pensiero sul “Popolo” Militare.
Premessa
Il Movimento 5 Stelle è nato per dar voce alle istanze di tutti cittadini, quindi noi candidati non possiamo e non vogliamo dare risposte su temi non ancora trattati, allo scopo di ottenere facili consensi. Il nostro programma viene discusso e votato online da tutti gli attivisti, quindi auspico che sempre più numerosi anche gli addetti al comparto della difesa partecipino al perfezionamento dello stesso, condividendo con gli altri cittadini le proposte per migliorare il settore che li riguarda.
Come candidati possiamo però cercare di offrirvi dei chiarimenti sulle attuali idee programmatiche del movimento, con particolare riferimento ai temi che vi possono interessare.
In questo momento di profonda crisi sono state adottate dal governo misure di austerità e di rigore che hanno colpito come una scure le classi sociali più deboli, senza però andare a toccare gli enormi sprechi nella spesa pubblica. In sostanza si è guardato molto ai numeri ma pochissimo alle persone, avviandoci su di una strada già percorsa dalla Grecia con esiti catastrofici.
Il movimento si propone di uscire dal buio con politiche di sviluppo e meccanismi di sostegno alle famiglie in difficoltà, prendendo le risorse dal taglio dei numerosi sprechi e cominciando anzitutto con lessere desempio. Abbiamo infatti rinunciato ai rimborsi elettorali, tagliato inutili consulenze esterne nei comuni amministrati, ridotto gli stipendi degli eletti nelle istituzioni e molto altro. Quindi in coerenza con queste ed altre iniziative siamo in condizione di poter chiedere sacrifici a chi fino ad oggi ha goduto invece di notevoli privilegi, tutelando al contrario i soggetti più deboli.
Il settore della difesa
Le forze armate sono una parte fondamentale delle istituzioni dello stato, ma il loro utilizzo deve essere espressamente limitato alla difesa e alle missioni umanitarie e di pace, come sancito dallarticolo 11 della costituzione. Il movimento si pone dunque contro le finte missioni di pace svolte negli ultimi anni, ma questo non significa assolutamente che il Movimento 5 Stelle sia contro i militari, i quali vanno invece tutelati come cittadini e come lavoratori.
La crisi ci impone di tagliare le spese non necessarie e per quanto riguarda la difesa queste si possono facilmente trovare, negli spropositati investimenti per larmamento e nei privilegi di cui godono i vertici dellapparato militare. Questo avrebbe dovuto essere anche lobbiettivo della spending review che invece, puntando molto sul taglio degli organici e sullinnalzamento delletà pensionabile, mette a rischio la continuità di molti contratti di lavoro.
Il movimento ritiene sbagliato allungare così tanto letà lavorativa, azione folle in un periodo di disoccupazione dilagante, e si propone pertanto di riportare letà pensionabile a 60 anni, garantendo quindi un rapido deflusso di chi ha raggiunto adeguati limiti di età, così da poter stabilizzare le persone con contratto a termine.
Se nella riorganizzazione dello strumento militare dovessero rendersi necessarie ulteriori riduzioni di organico, si favorirà il ricollocamento dei militari in ferma breve presso altri settori (la stessa cosa la proponiamo per leliminazione delle province, prevedendo il completo spostamento del personale presso comuni e regioni).
La riforma delle pensioni, la libertà di associazione e la progressione di carriera sono tematiche delle quali condividiamo lestrema importanza, ma sono argomenti troppo specifici e delicati, quindi in coerenza con quanto premesso non possiamo inoltrarci nelle risposte, rinnovando però linvito, rivolto a tutti i militari, di partecipare ai nostri gruppi ed alle nostre piattaforme di discussione, per portare avanti le proprie idee su questi ed altri temi.
Attualmente il Movimento 5 Stelle ha già iniziato una serie di colloqui con i rappresentati di varie categorie, compresi anche gli appartenenti alle forze armate, per apprendere da chi quotidianamente vive una certa realtà lavorativa quali sono le criticità, le incoerenze, le storture ed ovviamente le possibili soluzioni ad esse. E’ nostra ferma intenzione infatti non “calare dall’alto” dei provvedimenti legislativi, ma invitare le parti sociali ad essere parte attiva nel Movimento, portando la loro insostituibile conoscenza pratica, che li qualifica come esperti dalle cui valutazioni non si può prescindere per prendere le migliori decisioni possibili.
I Candidati Diego Zanatta e Gianni Girotto, del Movimento 5 Stelle (M5S)