PARLAMENTO/Vitalizi, 608 Senatori e Deputati eletti rischiano pensione con voto anticipato

 

Roma, 08 Dic 2016 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Secondo il regolamento approvato dal governo Monti nel 2012 chi è alla prima legislatura ha diritto all’assegno solo se raggiunge il limite dei 4 anni, 6 mesi e 1 giorno. La data a cui tutti aspirano è il 15 settembre 2017. Secondo il Messaggero tra i parlamentari interessati ci sono 209 esponenti del Pd, oltre ai 154 eletti con il M5s. Il grillino Toninelli: “Abbiamo paura che si vada avanti fino al 2018 perché vogliono le pensioni d’oro”.   Dicono che non ci pensano e giurano che le preoccupazioni sono altre, ma il pensiero in testa ce l’hanno tutti o quasi: se si va al voto anticipato 608 parlamentari perdono la pensione. Tra questi, come ricostruisce il Messaggero, ci sono tutti gli M5s (e gli ex) e 209 esponenti del Pd. La preoccupazione per questi parlamentari è seria: stando al nuovo regolamento approvato dal governo Monti nel 2012 infatti, per chi è al primo mandato è necessario restare in carica almeno 4 anni, 6 mesi e un giorno per ottenere la pensione. La data limite è quindi quella del 15 settembre 2017 e nelle trattative del post crisi di governo potrebbe fare la differenza: se infatti Sergio Mattarella scioglie le Camere prima, addio assegno (da incassare dopo i 65 anni per gli eletti alla prima legislatura) e addio a tutti i contributi versati fino a questo momento. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/12/07/vitalizi-608-parlamentari-rischiano-la-pensione-con-voto-anticipato-scontro-m5s-pd-volete-lassegno-voi-tornate-disoccupati/3243747/

 

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