Roma, 22 Dic 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Antonio Cosenza – Indiscrezioni riguardo ad una forse improbabile revisione della reversibilità. Segue. – La pensione di reversibilità – detta anche pensione ai superstiti – come la conosciamo oggi potrebbe non esistere più in un futuro non molto lontano, almeno stando alle indiscrezioni fatte circolare in queste ore da alcuni organi di stampa.
Non è la prima volta che si parla di una possibile revisione della pensione di reversibilità, con l’introduzione di nuovi requisiti che andrebbero a restringere la platea dei beneficiari.
Questa volta le indiscrezioni si fanno più insistenti, tant’è che si legge che la pensione di reversibilità potrebbe essere riservata a coloro che hanno un reddito inferiore ad una certa soglia (oggi a seconda del reddito si applica solo una riduzione dell’importo, che può arrivare fino al 50%).
I familiari con redditi elevati, quindi, dovrebbero dire addio alla pensione di reversibilità; una restrizione che se introdotta potrebbe avere la stessa portata che ha avuto la riforma Fornero del 2011. Ma quante possibilità ci sono al momento riguardo ad un possibile intervento? Poche; vediamo perché.
Pensione di reversibilità solo per i redditi bassi: le indiscrezioni che spaventano gli italiani. Che riguardo alla pensione di reversibilità sia in atto da anni un dibattito riguardo ad una possibile revisione della misura che oggi spetta, ricordiamo, a coniuge e figli superstiti del defunto (e – ma solo in determinate circostanze – ad altri familiari), non è un segreto.
D’altronde qualsiasi provvedimento che andrebbe a ridurne i costi darebbe respiro alla spesa previdenziale, sempre meno sostenibile per le casse dello Stato. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.money.it/pensione-reversibilita-addio