Roma, 11 Feb 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Requisiti, età pensionabile e finestre mobili. (Segue articolo). – Per la Polizia Penitenziaria, così come per la Polizia di Stato e le altre Forze dell’Ordine si applicano delle regole differenti per la pensionerispetto a quelle valevoli per il personale civile.
Forze Armate e di Polizia, infatti, non sono state incluse nella riforma Fornero del 2011 con cui l’età pensionabile è stata aumentata sia per gli uomini che per le donne e che nel 2019 per effetto dell’adeguamento con le aspettative di vita è salita a 67 anni.
Anche per la Polizia Penitenziaria, però, il 1° gennaio 2019 è scattato l’adeguamento con le speranze di vita che ha portato ad un incremento di 5 mesi dell’età pensionabile, sia di quella della pensione di vecchiaia che per la pensione anticipata. L’incremento si è aggiunto a quelli avvenuti nel 2013 e 2016, comportando così l’aumento di 1 anno dell’età ordinamentale.
Come vedremo nel prosieguo di questa guida dedicata alla pensione del personale della Polizia Penitenziaria, però, l’adeguamento con le aspettative di vita non si applica in ogni caso.
Prima di vedere quali novità sono arrivate nel 2019, però, facciamo chiarezza sui requisiti necessari per andare in pensione in riferimento agli anni di contributi richiesti e all’età minima a seconda del grado e della qualifica ricoperta.
Pensione di vecchiaia per la Polizia Penitenziaria.
Nel 2019 il personale civile accede alla pensione di vecchiaia all’età di 67 anni, più 20 anni di contributi. Come anticipato, per il personale della Polizia Penitenziaria si applicano delle regole più vantaggiose dal momento che mentre il requisito contributivo resta invariato a 20 anni, l’età anagrafica per accedere alla pensione è più bassa. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.poliziapenitenziaria.it/pensione-polizia-penitenziaria-2019-requisiti-eta-pensionabile-e-finestre-mobili/