Pensioni: Danno da ritardata decorrenza, quando può essere risarcito

Roma, 06 Mar 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Antonio Cosenza – La risposta della Corte di Cassazione. Seguiamo. – Pensione in ritardo a causa di un errore dell’INPS: spetta il risarcimento? A rispondere a questa domanda, facendo chiarezza su quando il riconoscimento ritardato del diritto alla pensione merita di essere risarcito, è stata la Corte di Cassazione nella sentenza 4886/2020.

In questa sentenza la Cassazione ha valutato la richiesta di risarcimento presentata da un lavoratore al quale l’INPS avrebbe ritardato la decorrenza della pensione non tenendo conto di alcuni fattori giudizialmente riconosciuti. Fattori che se considerati avrebbero permesso all’uomo di andare prima in pensione.

Si ricorda a tal proposito che il danno da ritardato pensionamento è risarcibile, dal momento che rientra nella categoria unitaria del danno non patrimoniale.

Non si tratta però di un danno risarcibile in re ipsa, il che significa che l’onere della prova compete sull’interessato: deve essere il lavoratore, quindi, a dimostrare che a causa del ritardato pensionamento gli sia stato arrecato un danno.

Una condizione che – come vedremo meglio di seguito – non sussiste nel caso di specie: con la sentenza 4888/2020, infatti, la Corte di Cassazione non ha rilevato questo tipo di pregiudizio e di conseguenza ha respinto la richiesta di risarcimento.

Pensione in ritardo: quando non spetta il risarcimento. Nel caso di specie la Corte di Cassazione non ha rilevato i presupposti per poter accogliere il ricorso presentato da un cittadino al quale l’INPS ha ritardato la decorrenza della pensione per non aver tenuto conto del fatto che questo ha lavorato per anni in luoghi ad alta esposizione ad amianto, posizione riconosciutagli giudizialmente. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.money.it/pensione-ritardo-risarcimento-INPS

 

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