Piacenza, 06 Ott 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Recentemente l’ennesima beffa: escluso dalla Nazionale italiana alle Paralimpiadi di Tokyo perché non considerato un atleta disabile. (Segue articolo). – Carlo Calcagni non chiede risarcimenti, gliene basta uno simbolico da un euro, ma vuole le scuse dello Stato. Questo aveva raccontato alcune settimane fa alla trasmissione televisiva Le Iene e ai tanti organi di informazione che si sono interessati alla sua drammatica vicenda.
Già perché la storia di Calcagni è conosciuta a livello nazionale, la sua malattia e la sua battaglia. Colonnello dell’esercito, Calcagni ha servito nei Balcani come pilota di elicotteri. Tornato a casa però ha scoperto di essere malato, a causa di metalli pesanti presenti nel fegato, midollo e polmoni.
Uranio impoverito, questa l’origine. Nel 2007 il ministero della Difesa ha decretato che le sue infermità sono riconosciute come conseguenti a “fatti di servizio, per le particolari condizioni ambientali e operative della missione svolta nei Balcani”.
Gli hanno riconosciuto un’indennità e una pensione di invalidità al 100%. Ma da parte dello Stato, mai nessun risarcimento o scusa. Recentemente l’ennesima beffa: escluso dalla Nazionale italiana alle Paralimpiadi di Tokyo perché non considerato un atleta disabile.
Calcagni è stato ospite delle frequenze di Radio Sound in occasione della sua giornata alla Palestra Le Club, tappa di un tour che toccherà tante altre città. Insieme alla campionessa di ciclismo, Giorgia Bronzini, Carlo ha partecipato a una sessione di cycling, e allo stesso tempo ha raccontato la propria storia racchiusa nel libro “Pedalando sul filo d’acciaio”. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.piacenza24.eu/carlo-calcagni/?fbclid=IwAR27GDDA-pKSh2YcmhElkMLSkifW9xavq_p_h9CCSG_-60bza5RIbsyB0lI