Politica estera e una forza militare dell’Ue: Il punto di Luciano Natalini, esperto di politiche e programmi dell’UE

Roma, 22 Ott 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Luciano Natalini – L’intervento di Natalini dopo l’inizio dei fatti in Turchia. Segue. – I curdi hanno combattuto sul terreno, città per città, casa per casa, contro i tagliagole dell’ISIS. In 11 mila hanno sacrificato la loro vita contro l’oscurantismo sanguinario del Califfato.

Hanno combattuto anche per noi, per la nostra sicurezza e libertà in Europa. Adesso grazie agli attacchi dei turchi, migliaia di combattenti dell’ISIS, che i curdi avevano catturato e imprigionato, stanno ritornando in circolazione, e potremmo ritrovarceli a compiere attentati nelle nostre città.

Ancora una volta, dopo averli usati, l’Occidente (in primis l’America di Trump) li ha traditi. I curdi e le donne curde, straordinarie combattenti, potrebbero difendersi anche da soli sul terreno, ma non possono nulla contro i bombardamenti degli aerei della Turchia. Per questo avevano chiesto l’istituzione di una no-fly zone. Se questa decisione fosse stata adottata dall’ONU, chi poi l’avrebbe fatta rispettare?

L’Unione Europea come tale, su questo piano, non esiste. In Europa sono nati, sotto la spinta del veleno del nazionalismo, gli unici due conflitti mondiali che la storia abbia conosciuto. Per cui la prudenza, la riluttanza (in primis della Germania) ad impegnarsi in conflitti militari è d’obbligo.

Peraltro gli Stati Europei militarmente più attivi, la Francia e la Gran Bretagna, possessori di armi atomiche e membri del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, quando hanno agito anche di recente di testa loro (ad esempio quando i francesi hanno bombardato la Libia per accelerare la caduta di Gheddafi, spalleggiati dagli aerei britannici) hanno combinato solo guai. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.corriereromagna.it/natalini-servono-politica-estera-forza-militare-dellue/

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