Quarantena da emergenza coronavirus: Testimonianza da un ex sommergibilista della Marina Militare

Roma, 10 Apr 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Angelo Diofano – Brenno Cingolani: “Ora dobbiamo fare questo sacrificio. Pensate che sia una cosa dura da sopportare? Fidatevi, non lo è”. Segue. – Questa è una testimonianza molto particolare. Arriva da un ex sommergibilista della Marina Militare: 20 anni di navigazione e esperienza evidentemente abbondante sull’isolamento. Con una riflessione: stare a casa oggi per l’emergenza Covid-19 è, forse, una bazzecola rispetto a quel che si prova sott’acqua per giorni, per settimane. Ecco cosa ci scrive:

“Mi chiamo Brenno Cingolani, dal 1977 sommergibilista della Marina fino alla pensione. Che nessuno si offenda, ho navigato per 20 anni sui sommergibili. Brande ‘calde’ cioè tre persone su due brande 40 centimetri di spazio da quella sopra e da quella sotto, in un alloggio di 30 persone.

Un armadietto piccolo piccolo per custodire quasi tutti i nostri averi. Due gabinetti e due docce per le sopracitate 30 persone. Niente cellulare, televisione a singhiozzo, spesso non sapevamo nulla se non tramite i figli dei notiziari che attaccavano in bacheca.

Spesso il mare era mosso, quindi si ballava pure. Le condizioni del tour erano le seguenti: alloggio (sulla branda di cui sopra), mensa (e ti mangiavi quello che passava il convento), posto di guardia (e quindi con le nottate da fare)… Stop, non si andava altrove.

E questo spesso per giorni e giorni consecutivamente. Avevi problemi gravi ed improvvisi a casa? Se c’era la possibilità ti sbarcavano, sennò ciaoooo. Le date di rientro in porto erano sicure? See, ciao core. Torniamo tra 2 giorni, no tra 4, anzi 5, 6, 10, boh non si sa, per sicurezza non prenotate vacanze. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.corriereditaranto.it/2020/04/08/iorestoacasa-un-sacrificio-fidatevi-non-lo-e/

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