Roma, 23 Ott 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Daniele Bonaddio – La nuova fotografia dei pensionamenti 2021-22. Segue. – Ultime novità sulla Riforma pensioni 2021-22. Il cantiere della riforma Pensioni ha iniziato il suo percorso, che porterà al nuovo assetto previdenziale, già a partire dal prossimo anno.
Importante, a tal fine, è stato l’incontro tenutosi il 14 ottobre 2020 tra Governo e i sindacati per cercare di definire la questione delle pensioni anticipate. Durante la riunione si è parlato di una vera e propria Riforma pensioni 2021.
Molti sono stati i punti toccati: a partire dalle modalità di superamento della pensione Quota 100, alla proroga – anche per il prossimo anno – sia dell’Ape sociale che dell’opzione donna. Inoltre, il Governo ha anche l’intenzione di estendere Quota 41 anche ai lavoratoti fragili, maggiormente esposti alle minacce del Coronavirus.
Altre modifiche riguardano: ampliamento delle categorie dei lavoratori cd. gravosi e proroga del contratto di espansione, anche per il 2021. Potrebbe essere modificata anche l’isopensione, nel senso che lo scivolo di sette anni di prorogherebbe anche per il 2021, quindi l’anticipo di 4 anni tornerebbe soltanto dal 2022.
In ogni caso, l’obiettivo è quello di permettere ai lavoratori di scegliere quando uscire dal mondo del lavoro anche attraverso il sistema delle pensioni anticipate. Si ricorda, al riguardo, che attualmente le modalità di pensionamento ordinarie sono sostanzialmente due:
la pensione di vecchiaia, che comporta la maturazione di almeno 20 anni di contributi, insieme al raggiungimento di 67 anni d’età anagrafica;
la pensione anticipata, che è accessibile maturando 42 anni e 10 mesi di contributi (per gli uomini) e 41 anni e 10 mesi (per le donne), a prescindere dall’età anagrafica raggiunta. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.leggioggi.it/2020/10/21/riforma-pensioni-2021-come-cambiano-le-modalita-di-pensionamento/