Roma, 02 Mag 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Salvo Barbagallo – Ci si riferisce alle continue esercitazioni aeronavali multi nazioni che si tengono, a distanza di tempo ravvicinato, nelle acque del Mediterraneo. Segue. – Si è sempre in trincea, fino all’ultimo atto: ma che significa, quando ogni cosa cade nell’indifferenza generale?
Le beghe di basso profilo sul piano nazionale ed europeo fanno perdere di vista le problematiche che investono sul piano generale decine di Paesi.
Passano quasi in secondo piano anche le questioni che riguardano il flusso di migranti in attesa di potersi indirizzare verso le coste isolane e nazionali, mentre eventi che sfuggono (volontariamente, oppure no) all’attenzione dei mass media si verificano con metodica periodicità, senza che si riesca a comprendere pienamente le ragioni di fondo.
È come se organismi istituzionali nazionali e internazionali si volessero preparare ad affrontare situazioni drammatiche, probabilmente avendo più chiaro del cittadino comune uno scenario imminente.
Ci riferiamo, dopo questo giro di parole (magari tortuoso e apparentemente criptico) alle continue esercitazioni aeronavali multi nazioni che si tengono, a distanza di tempo ravvicinato, nelle acque del Mediterraneo.
Non molti giorni addietro (il 26 aprile scorso) scrivevamo su La Voce del’Isola, riprendendo una notizia apparsa su Il Giornale, che “In queste ore nel Mediterraneo centrale stanno incrociando due portaerei americane: la Uss Abraham Lincoln (Cvn-72) e la Uss John Stennis (Cvn-74).
Le due unità, insieme alle loro reciproche scorte che vanno a formare quello che si chiama Csg acronimo di Carrier Strike Group, sono impegnate in esercitazioni congiunte che vedono la partecipazione anche di asset degli alleati regionali degli Usa. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.lavocedellisola.it/2019/05/a-sud-della-sicilia-ennesima-esercitazione-aeronavale-nel-mediterraneo/