Suicidi in divisa: Creare un piano di prevenzione

Roma, 12 Gen 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Michele Rinelli – Leggiamo di seguito. – È arrivato il 2019 ed è arrivato anche il primo suicidio in divisa, la prima vittima è un Assistente Capo Coordinatore della Polizia Penitenziaria di 41 anni in servizio a Milano, di origini sarde, che non ha retto al virus oscuro.
Anche il settimanale Panorama in questi giorni ha dedicato un focus alla problematica che, a livello europeo, appare essere ben più grave.

Dalla Francia infatti giunge la notizia che sono già 2 i poliziotti caduti sulla linea del non ritorno, sul crinale di quel grilletto che non consente ripensamenti.

Il 2019 potrebbe essere peggiore del precedente se, come sembra, il degrado dei valori sociali continuerà a calare vertiginosamente. Indossare una divisa ha inevitabilmente degli appigli inconsci legati a valori sociali che se non condivisi, almeno nella stragrande maggioranza della popolazione, possono indubbiamente porre delle questioni di identità nell’intimo di chi decide di fare un giuramento alla bandiera…. Che sempre più spesso non si sa cosa e chi rappresenta.

Ed è forse anche questo scudo valoriale, venuto meno, rapidamente nel tempo, ad aver complicato sul piano umano la necessaria percezione da parte di chi indossa la divisa di essere dalla parte del giusto.

Sia chiaro, questo abbandono morale e degrado sociale può essere un elemento accelerante di depressione, di smarrimento ma certamente non il motivo per cui decidere di rendersi liberi da determinati fardelli o problemi ritenuti irrisolvibili.

Le umanità esistenti tra chi indossa un’uniforme sono molteplici così come innumerevoli sono i problemi specifici che possono affliggere in maniera più stringente gli operatori delle nostre forze armate. L’articolo completo prosegue qui >>> https://paroleingiaccablu.wordpress.com/2019/01/06/suicidi-nel-2019-cominciamo-la-prevenzione/

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