Suicidi: La strage silenziosa delle Forze dell’ordine

Roma, 15 Giu 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Giorgio Velardi – I casi di suicidio tra le Forze dell’Ordine sono purtroppo in aumento ma quello che fa rabbia è il quasi totale silenzio delle Istituzioni su questo triste fenomeno. (Seguiamo). – L’ultimo caso è di appena una settimana fa. A Cosenza, un agente di Polizia di 50 anni che prestava servizio nella stradale si è tolto la vita sparandosi un colpo al cuore con la pistola d’ordinanza mentre era in caserma. Inutile il trasporto in ospedale dopo il soccorso dei colleghi: l’uomo è morto poco dopo il ricovero.

Ignote le cause del gesto. Il 30 maggio, ad Ardore (Reggio Calabria), si era suicidato, sempre usando l’arma di servizio, un altro agente di 58 anni, che sarebbe dovuto andare in pensione a breve.

Da qualche mese, era in pausa dal servizio perché affetto da una grave patologia. Nomi, cognomi. Carriere. Vite. Spezzate premendo un grilletto, nell’80% dei casi quello della pistola d’ordinanza.

Quello dei suicidi tra le nostre Forze dell’Ordine – dalla Polizia ai Carabinieri, dalla Guardia di Finanza alla Penitenziaria fino alla Polizia locale – è e resta un fenomeno silenzioso, ma che di anno in anno continua a mietere vittime.

Il report pubblicato sul sito dell’associazione Cerchio Blu, fondatrice dell’Osservatorio dei suicidi all’interno delle Forze dell’Ordine (ONSFO), parla chiaro. Tra il 2010 e il 2016, ultimo anno di cui sono disponibili i dati, sono stati 255 i militari che hanno deciso di togliersi la vita.

Con un picco nel 2012, quando i casi sono stati 42 in totale. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.lanotiziagiornale.it/la-strage-silenziosa-delle-nostre-forze-dellordine-oltre-250-suicidi-in-sei-anni/

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