Roma, 05 Nov 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Giusy Criscuolo – Le numerose statistiche, hanno fatto emergere un dato allarmante sul grande numero di “volontari” che si sono immolati per la causa dell’IS. (Segue articolo). – Un attacco quello di lunedì che ricorda la strage del Bataclan e che è proseguito per tutta la notte. Spari urla e sangue. Parliamo di 4 morti ( 3 civili ed un attentatore), 17 feriti di cui 7 gravi, eppure ci troviamo nel XXI secolo e non nel 1683 durante la Battaglia di Vienna, quando l’Impero Ottomano, guidato dal Sultano Solimano il Magnifico, tentò per la prima volta di espandersi a settentrione per conquistare l’Austria e Vienna.
E’ possibile che tutto sia partito dalla decapitazione del Professore Samuel Paty e dalla sua passione per la libertà di espressione? Una passione che parlava di libertà di pensiero, riferendosi ad alcune vignette precedentemente pubblicate dal Giornale satirico Chalie Hebdo.
Una libertà difesa con la propria vita, nonché elemento imprescindibile della nostra società. E’ possibile che le provocazioni di Macron abbiano alimentato la scintilla? E’ altresì possibile che ci siano dei collegamenti? Armi bianche a Nizza, Lione, Saoutville e AK-47 a Vienna congiuntamente a cintura esplosiva ed a probabili sequestrati?
E’ interessante notare come anche questa volta i social siano divisi, tra chi nega la veridicità dei video senza accettare la realtà, chi aborre tali gesti, chi incredulo teme per la reazione dell’Europa e degli europei nei confronti dei musulmani, chi teme per un cambio di rotta sulle leggi per l’immigrazione e chi sui canali Twitter, Telegram e altri esulta per l’accaduto. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.reportdifesa.it/cellule-impazzite-o-riorganizzazione-dello-stato-islamico-leuropa-ritorna-nella-morsa-del-terrore/