Testimonianza: esperienza di volontariato

Roma, 24 Giu 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Gianluca Celentano – Di seguito una interessante testimonianza del lavoro di volantariato. –  La premessa è d’obbligo: l’Italia affida una enorme percentuale di attività a costo zero al volontariato, ma verso gli stessi operatori sembra esserci una grande indifferenza.

Tra le varie mansioni c’è il conducente…Essere autista non si improvvisa e spesso i colleghi del Tpl – trasporto pubblico locale – o del trasporto merci che scelgono di svolgere un’attività di volontariato extra lavoro, sono impegnati nel ruolo professionale di conducente.

Si pensi infatti alla responsabilità di condurre un’ambulanza, un pullman sanitario, un camion, un’autopompa o un 4×4… tutte situazioni che, in condizioni di forte stress operativo/emotivo, sono sicuramente più controllabili da parte di chi quotidianamente si destreggia con un mezzo pesante nella giungla urbana e autostradale dove deve seguire regole ben precise e fin troppo penalizzanti.

La competenza del responsabile della gestione dei volontari all’interno di associazioni, assume quindi un ruolo importante nell’individuare e valorizzare queste persone tenendo conto magari anche dell’aspetto meritocratico.

L’attenzione per tutti. L’incidente è sempre possibile anche per il più completo e preparato conduttore tuttavia quando si opera volontariamente come autista e con la sicurezza di un “logo istituzionale” di qualche importante associazione alle spalle che è in grado di tutelare ogni mancanza parando il fondo schiena – con i soldi pubblici s’intende – al malcapitato, forse la preparazione passa in secondo piano. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.difesaonline.it/evidenza/punti-di-vista/unesperienza-di-volontariato-tra-ottimi-mezzi-e-una-logistica-un-po

 

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