“Tutelare i cittadini non significa mentire, ma avere il coraggio di dire la verità e affrontarla. Inoltre: Sicurezza, dopo la bagarre per i servizi tv il Coisp propone: “Stabilire la verità ma non quella di regime. Autorizzare i media a visitare a campione i nostri presidi in tutta Italia”

 

COMUNICATO STAMPA DEL 10 DICEMBRE 2015

coisp-11122015Roma, 11 dic 2015 – Riceviamo e pubblichiamo. Alla cortese attenzione degli organi di stampa e delle testate giornalistiche

Sicurezza, il Coisp: “Tutelare i cittadini non significa mentire, ma avere il coraggio di dire la verità e affrontarla. Se per i Poliziotti va tutto bene, allora certi Sindacati dovrebbero sciogliersi”

“Fare sicurezza non significa mentire. I cittadini sanno, e devono continuare a credere, che noi Appartenenti alle Forze dell’Ordine faremo sempre tutto ciò che è nelle nostre possibilità ed anche di più per proteggerli, ma ciò non implica tenerli all’oscuro delle condizioni disastrose in cui lo facciamo, raggiungendo comunque lo scopo soprattutto a costo di sacrifici personali e restando esposti a rischi che potrebbero essere notevolmente diminuiti. Mentire o indorare la pillola non è mai servito a nulla, oltre tutto non è rispettoso dell’intelligenza della gente e non ci procura maggiore rispetto, tutt’altro. Mentire non è il nostro compito, questa è la negazione assoluta del nostro compito di Rappresentanti dei Poliziotti italiani. Se certe Associazioni o Sindacati di Polizia o presunti tali hanno come unico scopo quello di contrastare il lavoro delle Organizzazioni di Categoria che rifiutano di allinearsi alla linea dettata dalla politica, perché per il resto secondo loro va tutto bene, allora dovrebbero certamente sciogliersi, dato che non hanno alcun motivo di esistere. Anche perché ad ogni loro clamorosa bugia cresce la consapevolezza dei Poliziotti italiani che sono altri a dire la verità e ad occuparsi davvero della loro tutela”.
Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, torna ad intervenire in tema di Sicurezza replicando duramente alle dichiarazioni di altre espressioni di rappresentanza della Categoria che da giorni accusano il Sindacalismo indipendente ed autonomo di voler lucrare sulle denunce delle carenze del Comparto attraverso ‘sensazionalismi’ ed addirittura menzogne. Così è stato anche appena pochi giorni fa, in occasione della manifestazione organizzata a Pontassieve contro le misure che il Governo intende adottare in tema di Sicurezza e che è stata pesantemente contestata da alcune Sigle sindacali le quali però poi, a stretto giro, hanno comunque lamentato le medesime problematiche attraverso la stampa.
“Davvero irresponsabile ed intollerabile – insiste il Segretario Generale del Coisp – è sostenere che non sia giustificato lamentare le mancate tutele dei colleghi e le gravissime carenze che ne ostacolano l’operato. Chi lo afferma mente e subdolamente asseconda l’atteggiamento di lassismo e di indifferenza cui gli Appartenenti alle Forze dell’Ordine sono lasciati: se il pazzo della metropolitana di Londra che ha accoltellato i passeggeri e poi è stato neutralizzato con un banale taser fosse salito su un mezzo di una qualsiasi delle nostre città, probabilmente ci sarebbe scappato il morto, e non è escluso che sarebbe stato il collega intervenuto. Questo deve essere molto chiaro, e del resto è di tutta evidenza senza che ci sia bisogno di urlare al sensazionalismo quando affermiamo che non abbiamo neppure i più banali strumenti per lavorare con maggiore tutela. Solo chi non è mai uscito in servizio di ordine pubblico o non ha mai messo piede in strada può pensare che i Poliziotti siano ben protetti ed osare affermare che mentono quando denunciano che le loro dotazioni sono obsolete, inadeguate, incomplete, e che a volte per riuscire ad andare a lavoro devi mettere insieme l’equipaggiamento scambiandoti i pezzi l’un con l’altro. Quello che risulta davvero vergognoso è che si stia a brigare solamente per compiacere l’Apparato fregandosene delle reali esigenze di chi è il vero Corpo della Polizia di Stato, gli uomini e le donne che lo compongono, e che quando tentano di dire la loro vengono continuamente imbavagliati e puniti proprio come se vivessimo sotto un regime, ma nel chiuso delle loro stanze o degli abitacoli delle auto di servizio sentono montare rabbia e frustrazione e grande preoccupazione. Chi si è assunto l’onere e l’onore di rappresentarli questo lo sa bene, ecco perché assistiamo attoniti allo schizofrenico comportamento di sindacalisti che hanno contestato ciò che noi abbiamo avuto il coraggio di dire onestamente e pubblicamente con manifestazioni corrette e leali del nostro pensiero, e l’indomani per tentare disperatamente di salvare la faccia con gli iscritti sono usciti con tiepidi comunicati stampa in cui hanno accennato esattamente alle stesse problematiche sollevate da noi! Questo è un atteggiamento che reputiamo gravissimo ed intollerabile, persino più di quello del Capo che ci mette sotto inchiesta per una maglietta comparsa in piazza e poi ne va regalando a destra ed a manca a chi gli pare a lui, o scatena le forze speciali solo per far vedere a tutti che chi osa parlare verrà punito”.
“Attraversiamo un momento davvero difficile e delicato come poche altre volte è accaduto – conclude Maccari -, in cui è in pericolo l’essenza stessa della funzione della Rappresentanza sindacale che è invece un valore altissimo e intoccabile della democrazia. Ma la cosa ancor più grave è che a ingigantire quel pericolo aprendogli la strada invece che sbarrandogliela sono proprio forze interne al nostro mondo sindacale ispirate all’orrenda idea mors tua vita mea. La negazione assoluta del Sindacalismo, il tradimento assoluto della Rappresentanza dei Poliziotti, la svendita a 30 denari della vita personale e professionale di migliaia di Operatori del Corpo che ogni giorno di più vede indebolirsi il suo Spirito ad opera di certa gente…”.

Con gentile richiesta di pubblicazione e diffusione

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Alla cortese attenzione degli organi di stampa e delle testate giornalistiche

COMUNICATO STAMPA DEL 10 DICEMBRE 2015
Oggetto: Sicurezza, dopo la bagarre per i servizi tv il Coisp propone: “Stabilire la verità ma non quella di regime. Autorizzare i media a visitare a campione i nostri presidi in tutta Italia”

“Invece che insistere in questa odiosa e consueta bagarre scoppiata per l’ennesima denuncia che riguarda il Comparto Sicurezza perché non ‘tagliare la testa al toro’ stabilendo una volta per tutte dove sta la verità? Ma la verità vera, non quella di regime… Basta autorizzare i Media a visitare, a campione ed a loro scelta ovviamente, i nostri presidi in tutta Italia per constatare il reale stato delle strumentazioni, dei mezzi, degli equipaggiamenti. Basta con questa vergogna dei colleghi puniti solo perché hanno qualcosa da dire e non possono, comincia ad essere un po’ troppo nauseante. In fondo Caserme, Questure, Commissariati e Stazioni dovrebbero rappresentare la casa degli italiani, no? Quindi non blindiamole, ma lasciamo che i cittadini ci conoscano davvero, comprendendo quello che dobbiamo fare e con cosa lo facciamo. Non ci sarà bisogno di svelare loro le nostre ‘armi segretissime’ di ultimissima generazione (!!!)… che tanto, se esistessero, il Ministro prontamente le illustrerebbe lui alla stampa fregandosene di rivelare segreti di Stato, come ha già fatto in altre occasioni: nessuno avrà dimenticato le sue incredibili dichiarazioni dello scorso marzo quando diede ampie anticipazioni ai media del progetto antiterrorismo relativo all’aggiornamento ed all’addestramento del personale che avrebbe dovuto rimanere assolutamente riservato! La Polizia è degli italiani, e non ci dovrebbe essere bisogno di sentirsi costretti a parlare della Polizia di nascosto lasciando facoltà di intervento solo a chi fa la pubblicità di regime! Se certe denunce non sono vere e fondate allora non ci sarà alcuna paura a lasciare che i giornalisti vadano a vedere da sé”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo le polemiche seguite alla puntata di Ballarò durante la quale un esponente di un’Organizzazione sindacale ha denunciato le condizioni obsolete degli equipaggiamenti guadagnandosi una sospensione dal servizio e persino un’indagine disposta dal Capo della Polizia.
“Da sempre non si fa che dire che quella della Polizia di Stato deve essere una ‘casa di vetro’ – conclude Maccari -, allora lasciamo che sia davvero così. Dalla presa d’atto della verità abbiamo tutti da guadagnarci, anzitutto i cittadini. Il Sistema Sicurezza ne beneficerà e questa è la sola cosa che conta, non gli interessi dei singoli che parlano tanto ma fanno poco e niente”.

Con gentile richiesta di pubblicazione e diffusione

 

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