Vaccini anti Covid-19: Lorenzo Guerini, “Forze Armate pronte a fornire supporto richiesto per la distribuzione e la somministrazione”

Roma, 27 Nov 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – All’interno del testo la risposta integrale del ministro Guerini. Seguiamo. – “La Difesa è pronta a rispondere con tutte le sue risorse di personale, mezzi e strutture alle esigenze che saranno rappresentate dalle autorità competenti, per la distribuzione e somministrazione del vaccino alla popolazione italiana”.

A chiarirlo è oggi il ministro della Difesa Lorenzo Guerini rispondendo in aula al Senato all’interrogazione presentata da Davide Faraone (Iv).

Di seguito la risposta integrale del ministro Guerini: “Signor Presidente, onorevoli senatori, ritengo doveroso, prima di entrare nel merito della trattazione della tematica odierna, ribadire che, sin dai primi giorni dell’insorgere dell’emergenza, le Forze armate hanno fornito il loro apporto, esprimendo capacità diversificate che sono state messe – e sono – a disposizione della collettività, e che continueranno a farlo, rispondendo alle necessità e ai bisogni del Paese con una presenza continua e costante al servizio dei cittadini.

Tanto premesso, è appena il caso di evidenziare che, per fronteggiare l’emergenza sanitaria in atto, il personale militare, sanitario e non, sta continuando a profondere, come richiamato dall’interrogante, un grandissimo impegno con dedizione, professionalità e spirito di servizio.

Colgo nuovamente l’occasione, pensando di interpretare anche l’onorevole senatori interrogante da questo punto di vista, per ringraziare le nostre donne e i nostri uomini in divisa per il lavoro che, senza sosta, svolgono dall’inizio di questa pandemia.

Attualmente sono impegnati, tra gli altri, 1400 militari per l’operatività di 200 drive through, in grado di eseguire fino a 30.000 tamponi al giorno. A ciò va aggiunto il quotidiano lavoro e impegno del personale impiegato nei laboratori diagnostici a Taranto ed Ancona, negli ospedali da campo e presso gli ospedali militari di Milano e del Celio. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=90337

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