Roma, 10 Mag 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – La Polizia ha pagato un prezzo altissimo con oltre 60 vittime e tantissimi sopravvissuti. (Segue articolo). – Si celebra ieri il giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo nell’Italia repubblicana. La data simbolicamente scelta per ricordare tutte queste persone, coincide con la morte dell’onorevole Aldo Moro ucciso dopo 55 giorni di prigionia il 9 maggio 1978.
Una lunga scia di sangue che ha attraversato oltre 40 anni della nostra storia. Centinaia di appartenenti alle forze dell’ordine, magistrati, giornalisti, personaggi politici e semplici cittadini sono morti a causa della follia eversiva di feroci assassini.
La Polizia ha pagato un prezzo altissimo con oltre 60 vittime e tantissimi sopravvissuti che hanno portato per il resto della loro esistenza i segni fisici e psicologici dell’ “Attacco al cuore dello Stato”.
I primi poliziotti a morire per mano di terroristi sono stati due operatori della Ferroviaria: Edoardo Martini e Filippo Foti che, nel 1967, furono dilaniati da una valigetta esplosiva mentre la stavano portando in sicurezza, lontano dalla banchina e dai passeggeri della stazione di Trento.
Anche l’ultimo era un agente della Ferroviaria: Emanuele Petri, assassinato da un appartenente alle nuove Brigate Rosse su un treno ad Arezzo, nel 2003. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.poliziadistato.it/articolo/2260965584bd8e4587855024