Roma, 26 nov 2014 – Ancora un militare sardo morto di leucemia, ancora un diniego dei risarcimenti da parte del ministero della Difesa. “Il decesso da leucemia mieloide acuta non può riconoscersi dipendente da fatti di servizio”, è la giustificazione. Lo denuncia il presidente dell’associazione che assiste vittime e familiari di caduti arruolati nelle forze armate, Falco Accame.
La vittima, Luca Iddas, si era rivolta allo stesso Accame due anni fa per chiedere notizie sulla richiesta di causa di servizio. Secondo il presidente dell’Anavafaf la risposta del ministero è “sorprendente e inaccettabile. Ciò in primo luogo perché la legge 308/81 ricorda che i risarcimenti sono comunque dovuti nei casi di tumore in rapida evoluzione, in base a quanto disposto dalla legge 313/68. In secondo luogo perché per molti casi di leucemia sono stati riconosciuti i risarcimenti”.
Accame protesta anche per i tempi. “Solo a un anno di distanza si è saputo della morte di un altro militare in Sardegna, ammalato di leucemia. I casi di infortunio – denuncia Accame – si vengono a conoscere solo casualmente, mentre in base alle disposizioni a suo tempo impartite dal ministro Spadolini dovrebbero essere resi noti alle Commissioni Difesa della Camera e del Senato”. Per uranio impoverito e altre cause – fa sapere l’Anavafaf – vi sono attualmente oltre 4 mila ammalati e oltre 300 deceduti. L’articolo continua qui >>> http://notizie.tiscali.it/regioni/sardegna/articoli/14/11/13/leucemia-militare-morto.html?sardegna