Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile: “Primo maggio a casa e forse anche dopo”

Roma, 04 Apr 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Borrelli ribadisce che tutto dipenderà dall’andamento dei dati. Seguiamo. – Primo maggio a casa e per la Fase 2, come definita dal presidente del Consiglio Conte indicando con tale termine l’avvio di un progressivo allentamento delle misure di contenimento, si potrebbe arrivare anche al 16 maggio, ma al momento non si possono dare date certe perché tutto dipende dall’andamento delle curve dell’epidemia.

È questo in sintesi il ragionamento del capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli che oggi è intervenuto su Radio Capital e Radio Rai.

“I contagi restano perché sono frutto dei comportamenti passati, di due settimane fa. Purtroppo sì, dobbiamo stare in casa ancora per molte settimane, credo anche il primo maggio. Dovremmo essere rigorosissimi e credo cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali”. ha detto Borrelli a Radio Rai.

Sul tema, il Capo della Protezione civile è poi intervenuto anche a Radio Capital sottolineando che “la situazione attuale ci permette di respirare – ha ricordato -, soprattutto per quanto riguarda le strutture sanitarie e le terapie intensive, che si stanno alleggerendo di un carico di lavoro che ogni giorno era molto più forte e comportava sacrifici straordinari per trovare nuovi posti di ricovero e cura.

Si tratta di una situazione che ci permette di gestire l’emergenza con minore affanno. Questo perché sono stati posti in essere comportamenti che assolutamente devono permanere”.

“Bisogna andare avanti con il massimo rigore – ha aggiunto – anche la circolare del Viminale di fatto non sposta i termini dei comportamenti. Dobbiamo fare attenzione per evitare che la catena dei contagi ci sfugga di mano. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=83526

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