Armi nucleari in Italia

Roma, 30 Nov 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Carlo Cefaloni – Il nostro Paese detiene almeno 70 ordigni nucleari nelle basi Usa di Ghedi, a Brescia, e Aviano, Pordenone. Segue. – «Non solo l’uso dell’energia atomica per fini di guerra è immorale, […] allo stesso modo è immorale il possesso delle armi atomiche».

A Hiroshima questa frase Francesco, come ha scritto Roberto Catalano su cittanuova.it. l’ha pronunciata «a braccio. Non si trova nel testo scritto fatto circolare fra i giornalisti in precedenza».

Non si tratta di una questione formale, ma riguarda direttamente anche il nostro Paese che detiene almeno 70 ordigni nucleari nelle basi Usa di Ghedi, a Brescia, e Aviano, Pordenone. Tra l’altro è anche già prevista, nel 2020, una loro progressiva sostituzione con nuovi modelli, B61-12, adatti ad essere trasportati con i caccia bombardieri F35, commessa ritenuta strategica dal governo che ha rimosso ogni limite al loro acquisto.

Il papa aveva già espresso la condanna anche per il possesso delle armi nucleari durante il simposio sul disarmo integrale che si è tenuto in Vaticano nel novembre 2017.

Poco prima della partenza per il Giappone, Francesco ha ricevuto una delegazione della Campagna internazionale contro le armi nucleari ICAN (Nobel per la Pace 2017) guidata alla direttrice esecutiva Beatrice Fihn che ha ringraziato il papa per il suo impegno a favore del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW).

La Santa Sede, infatti, ne è il primo firmatario. Al momento occorrono 17 ratifiche di altrettanti stati per diventare una norma internazionale. La procedura ne prevede, infatti, l’entrata in vigore 90 giorni dopo il deposito del cinquantesimo strumento di ratifica. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.bocchescucite.org/armi-atomiche-in-italia-cambiare-e-possibile/

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