Attualità: Una nuova Riforma per la Difesa

Roma, 25 Nov 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Pietro Batacchi – Vediamo quali i punti che tale riforma dovrebbe ricomprendere. (Segue articolo). – La recente audizione del Capo di SMD, Gen. Enzo Vecciarelli, è stata molto importante sotto diversi punti di vista. Riferendosi al conflitto nel Nagorno Karabah, il Generale ha affermato che i “2 opponenti, seppur di modeste dimensioni, dispongono di sistemi d’arma complessi e altamente letali quali ad esempio i missili balistici a corto raggio, contro i quali oggi noi non saremmo capaci di difenderci adeguatamente, non disponendo di dispositivi contro missili cruise”.

Ma pure in Libia “i dispositivi militari messi in campo sono ben più avanzati di quanto possa suggerire il confronto in atto.

L’utilizzo estensivo di velivoli a pilotaggio remoto con capacità di attacco di precisione, e la disponibilità per entrambi i contendenti di sistemi antiaerei sofisticati” costituiscono delle capacità critiche tanto che “ un nostro eventuale coinvolgimento attivo in queste aree di operazione ci avrebbe portato serie difficoltà operative a causa dell’impossibilità ad applicare graduali risposte, possibilmente de-scalatorie del conflitto, per assenza nel nostro arsenale di sistemi di uguale, pur limitata, portata”.

Parole chiarissime, che mettono in luce l’inadeguatezza in determinati settori delle FA italiane e che non solo sono condivisibili, ma che, su questo colonne, ripetiamo come un mantra da 10 anni.

Fa, dunque, piacere che anche al più alto vertice tecnico-militare si sia giunti alle stesse conclusioni di RID. Per questo, mai come ora, ovvero in un contesto internazionale caratterizzato sempre più da “super-competizione” e scenari cosiddetti “peer” o “near-peer”, è necessaria una profonda revisione dello strumento militare. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,3873.html

 

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