Chiude in negozio un ladro e chiama i Carabinieri, denunciato per sequestro di persona, il Coisp: “Non è uno scherzo e non fa ridere, fa piangere dalla vergogna. Italia paese che si copre di ridicolo”

 

COMUNICATO STAMPA.

coisp-11122015Roma, 20 feb 2016 – “Ogni volta che pensiamo di aver intravisto il fondo ecco la notizia che ci fa sprofondare ancora più giù. Notizie che ci fanno vergognare, notizie che coprono l’intero Paese di ridicolo, e che scatenano l’ira, lo sconforto, lo sconcerto più assoluto in chi fa sicurezza, e la disistima più assoluta e la sfiducia più cieca dei cittadini che abbiamo giurato di proteggere. In Italia devi stare bene attento, non tanto e non solo a chi ti vuole fare del male, come ad esempio un ladro, ma soprattutto a come tenti disperatamente di difenderti, perché certamente rischi di incorrere in conseguenze peggiori che se lasciassi la strada libera al criminale di turno. In Italia se blocchi un ladro ed aspetti l’intervento delle Forze dell’Ordine ti denunciano per sequestro di persona!!! No, non è uno scherzo e non fa ridere… fa piangere dall’indignazione”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, alla notizia dell’incredibile disavventura capitata a un parrucchiere egiziano di 28 anni, a Rimini. E’ stato derubato, vittima di estorsione, eppure dovrà rispondere di sequestro di persona. La sua colpa è stata quella di aver chiuso a chiave il suo negozio con dentro il malvivente che gli aveva appena rubato la bici e chiesto in cambio 70 euro. Una volta chiuso l’uomo nel locale dove è rimasto anche lui a farsi minacciare assieme alla sua famiglia, ha allertato le Forze dell’Ordine, che poi hanno identificato il ladro e due suoi complici. Pochi giorni dopo però si è visto notificare la denuncia per sequestro di persona.
“Le situazioni folli e deliranti come questa – incalza Maccari – hanno effetti devastanti su tutti, ed in particolare sulla gente che viene letteralmente istigata a farsi giustizia da sé. E’ mai possibile che dopo essersi rivolti alle Forze dell’Ordine ed averne atteso l’intervento a costo di rischi altissimi si debba finire sotto inchiesta? Ma come si può pensare seriamente di avere la gente dalla parte della legge e della giustizia in questo modo? Una cosa deve essere chiara a tutti, però: i cittadini che vivono problemi assurdi di questo genere ‘saggiano’ appena un pizzico di quello che le Forze dell’Ordine vivono quotidianamente, e cioè criminalizzazioni, invettive, aggressioni gratuite, vergognose, ritorsioni e conseguenze ingiuste che ci derivano dal solo e semplice fatto di svolgere il nostro dovere. Questa è l’Italia, e ancora di fronte a situazioni grottesche come quella di Rimini o come le tante che colpiscono le Forze dell’Ordine così di frequente nessuno trova il coraggio di vergognarsi pubblicamente e di scusarsi, ringraziando piuttosto chi nei fatti segue la legge e difende i diritti propri ed altrui”.

Con gentile richiesta di pubblicazione e diffusione

Sindacato di Polizia COISP.

 

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