Conclusa l’esercitazione multinazionale Red Flag

Roma, 31 Mar 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – (Fonte Eglin AFB – Florida (USA)/Stato Maggiore Aeronautica) – di Col. Igor Bruni – Seguiamo. – Si è conclusa la scorsa settimana presso Nellis Air Force Base (AFB) in Nevada, l’esercitazione Red Flag 19-2, che per la prima volta ha visto la partecipazione di un gruppo multinazionale, il 62nd Fighter Squadron (FS) di Luke AFB, che ha tra le sua fila piloti F-35 non solo statunitensi, ma anche italiani e norvegesi. Tre sono stati gli istruttori dell’Aeronautica Militare che hanno partecipato alle due impegnaitve settimane di addestramento avanzato.

Oltre agli F-35A, gli Stati Uniti hanno rischierato velivoli F-15C, F-15E, E-3 AWACS, un E-8 Joint Star e un aeromobile a pilotaggio remoto MQ-9 Reaper della USAF, oltre agli EF-18G Growler della US Navy. L’Arabia Saudita ha messo in campo i nuovissimi caccia F-15SE, Singapore gli F-15SA, il Belgio e l’Olanda gli F-16A MLU, gli Emirati Arabi Uniti uno Squadron di F-16E Block 60.

La funzione di rifornimento in volo è stata assolta da una “cisterna” olandese KDC-10 ed una colombiana KC-767, mentre la “cellula” CSAR (Combat Search And Rescue) è stata garantita da due HH-60, due A-10 e un HC-130J della USAF. Il numero di velivoli in volo contemporaneamente (nei cosidetti “pacchetti”) ha superato le 60 unità.

L’integrazione tra piattaforme molto diverse è stato il filo conduttore dell’esercitazione: infatti “solo integrando le capacità dei velivoli di quarta e quinta generazione si possono massimizzare i risultati ottenibili da entrambe”, ha dichiarato uno degli istruttori italiani, il Magg. Emanuele A..L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.analisidifesa.it/2019/03/conclusa-negli-usa-lesercitazione-multinazionale-red-flag/

 

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