Conferenza di Berlino: Ruolo militare per l’Italia in Libia

Roma, 22 Gen 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Antonio Li Gobbi – Il ruolo dell’Italia sempre più marginale. Segue. – Alla fine la Conferenza di Berlino ha avuto luogo riportando alla mente la più famosa conferenza di Berlino del 1884-85 con la quale le potenze europee si spartirono in logica coloniale l’Africa. Altri tempi! Questa volta non è andata così.

A parte l’attivismo della Merkel, i paesi europei non hanno avuto questa volta grande voce in capitolo. UE e Italia sono rimaste penosamente irrilevanti (peraltro, l’Italia non era uscita particolarmente bene neanche dalla Conferenza di Berlino di 135 anni fa).

L’ONU è riuscito invece a marcare un punto importante sia perchè il testo dell’accordo non fa che sottolinearne la centralità sia per il previsto follow-up della conferenza inter-libica a Ginevra (prevista per il 27 gennaio), a guida ONU, che potrebbe ridare smalto al ruolo oggi un po’ offuscato del Palazzo di Vetro.

Di fatto, però, appare probabile che il prosieguo della crisi libica sarà deciso nel contesto della spartizione del Mediterraneo in atto da tempo tra i due “grandi burattinai” (lo Zar ed il Sultano), che a Berlino hanno finto di restare in secondo piano.

A Berlino è stato firmato (da tutti, ma non dai protagonisti della crisi, Fayez al-Sarraj e Khalifa Haftar che, in un certo senso, si sono mantenuti le mani libere) un corposo documento conclusivo in 55 punti.

Ovviamente si tratta di un testo che non scontenta nessuno e, conseguentemente, non accontenta pienamente nessuno. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.analisidifesa.it/2020/01/libia-quale-ruolo-militare-per-litalia-dopo-berlino/

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