Roma, 22 Apr 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Pierpaolo Piras – il virus è ancora in circolazione e la sua virulenza è altissima. Segue. – In questi giorni, la gente dà l’impressione che il peggio dell’epidemia sia già passato. Le settimane di chiusura, le restrizioni individuali e il fermo dell’economia in settori cruciali potrebbero aver influito su questa evoluzione positiva.
La prima domanda è se possiamo incominciare a riaprire le attività economiche, iniziando magari dai settori a più bassa frequentazione, come le librerie e cartolerie?
Ma sappiamo che il virus è ancora in circolazione e la sua virulenza, come abbiamo tristemente sperimentato, è altissima.
Le unità di crisi, i comitati di esperti e i politici sono alla ricerca del come e quando riaprire i settori produttivi, senza provocare un’altra marea dilagante di contagio. Aprire le porte delle aziende. Più difficile è adottare il sistema di selezione degli addetti ai lavori.
Essi devono essere in grado di lavorare in sicurezza: non dobbiamo mai dimenticare che la stragrande maggioranza degli italiani è sana e ha tutto il diritto sia di non ammalarsi che di essere protetta con adeguate misure e strumenti di valida profilassi.
“Conditio sine qua non” per proteggere le persone nei luoghi di lavoro è quello di possedere preventivamente gli anticorpi specifici ad azione anti-coronavirus.
Vista l’imminenza delle prime aperture, si dovrà trovare un equilibrio tra il dovere garantire la sicurezza pubblica e far ripartire l’economia aperta a tutti i settori. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.reportdifesa.it/covid-19-la-fase-due-e-possibile-nel-rispetto-dei-parametri-sanitari/
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