Roma, 02 Mag 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Stefano Pioppi – I suggerimenti di Claudia Major e Christian Mölling su Carnegie Europe. Segue. – Evitare tagli ai budget della Difesa, aumentare il coordinamento nell’Ue e rinsaldare i rapporti con gli Stati Uniti. È la ricetta per evitare che il Vecchio continente soccomba nel mondo post-Covid-19 secondo Claudia Major (a capo della divisione Sicurezza internazionale del think tank tedesco SWP) e Christian Mölling (research director del German Council on Foreign Relations). L’editoriale, pubblicato sulle pagine di Carnegie Europe, si aggiunge ai tanti appelli di esperti per preservare il livello d’ambizione (e di investimenti) della Difesa comune.
GLI ESPERTI IN PRIMA LINEA. Qualche giorno fa era infatti stata la volta degli analisti del centro di ricerca Armament industry european research (Ares), con una richiesta di attenzione rivolta ai governi del Vecchio continente rilanciata in Italia dagli esperti dell’Istituto affari internazionali (Iai).
Major e Mölling si inseriscono nella scia a partire dalla stessa constatazione: il mondo post-Covid-19 sarà più insicuro, competitivo e complesso, ragion per cui serve più Difesa.
Lo sforzo analitico vuole evitare un rischio che cresce di giorno in giorno (come dimostra la nuova polemica italiana su F-35): una riduzione delle risorse pubbliche destinate alla difesa, proprio come avvenne dopo la crisi del 2008-2009.
I RISCHI DALL’ESTERNO…La proposta di Major e Mölling è unire le forze. “Se gli europei mancano l’opportunità (della Difesa comune, ndr) e insistono su risposte nazionali, minacciano di ridurre l’Europa all’irrilevanza strategica”.
Da soli, aggiungono, “i Paesi europei non avranno la capacità di gestire i rischi militari”. Questo perché il futuro si preannuncia denso di minacce. L’articolo completo prosegue qui >>> https://formiche.net/2020/05/difesa-europea-virus-carnegie-europe/