Crisi Internazionale: La guerra che soffia nelle basi vicentine

Vicenza, 06 Gen 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Marino Smiderle – La situazione del medio oriente dopo l’uccisione del generale iraniano Soleimani a Baghdad. Segue. – In guerra non devi riuscire simpatico: devi soltanto avere ragione. Winston Churchill pronuncerebbe questa frase anche oggi per descrivere la situazione del medio oriente dopo l’uccisione del generale iraniano Soleimani a Baghdad.

A premere il grilletto sul drone americano è stato quel Donald Trump che fino a ieri predicava il ritiro delle forze armate da fronti lontani (Afghanistan, Iraq, Siria) e che adesso ha già dato l’ok all’invio nell’area di altri 3.500 soldati.

Non si può dire che Trump abbia la dote della simpatia e il suo atteggiamento nei confronti degli alleati europei è stato fin qui indisponente.

A cominciare dalla sua concezione della Nato, un club dove gli americani pagano il conto più salato e dove gli altri invece scantinano.

Sul merito di questa guerra, perché ci sono pochi dubbi sul fatto che guerra diventerà, il curriculum sanguinoso di Soleimani induce a dare qualche ragione al poco simpatico Trump.

E gran parte delle ragioni gli vengono tributate proprio da quel mondo musulmano, sponda sunnita, che ha pagato in migliaia di vite umane la strategia assassina del generale che, negli ultimi mesi, aveva come obiettivo finale il controllo di Teheran sull’Iraq.

Per questo chi imputa al presidente americano l’incoscienza di fare esplodere la polveriera del medio oriente, in realtà dimentica che quella polveriera era già stata fatta esplodere dall’Iran e, materialmente, dal generale caro agli ayatollah con una serie impressionante di attentati e di azioni assassine nei confronti…L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilgiornaledivicenza.it/home/spazio-lettori/blog/editoriale/la-guerra-che-soffia-nelle-basi-vicentine-1.7870134

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