Roma, 06 Gen 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Cristiana Mangani – il ministero della Difesa ha deciso intanto di sospendere la missione per la parte che riguarda l’addestramento delle truppe irachene. Segue. – La prima indicazione arriva per chi viaggia: da ieri la Farnesina ha chiesto ai connazionali che intendono recarsi in Iran di «evitare ogni tipo di assembramento, di esercitare la massima prudenza e discrezione e di seguire le indicazioni delle autorità locali».
Niente a che vedere con i consigli dettati agli americani, ai quali è stato suggerito di lasciare Teheran e Baghdad e tutte quelle zone dove la loro presenza, in queste ore di forte tensione, potrebbe essere a rischio.
L’attacco Usa contro Qasem Soleimani ha finito per coinvolgere anche i contingenti militari italiani. La Difesa ha innalzato al massimo il livello delle misure di sicurezza nelle basi. E la decisione è arrivata anche se tra i due paesi i rapporti sono sempre stati cordiali.
Ma nel momento in cui viene bruciata in piazza la bandiera statunitense e anche quella britannica, il rischio di una escalation che coinvolga tutti gli amici dell’America è molto elevato.
Così sono scattate le misure di sicurezza previste, e il ministero della Difesa ha deciso di sospendere la missione per la parte che riguarda l’addestramento delle truppe irachene.
La decisione, che è stata annunciata da fonti militari tedesche, è stata presa da tutti i Paesi della coalizione anti Isis come misura precauzionale per proteggere i soldati che si trovano in Iraq nell’ambito dell’operazione Inherent Resolve. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilmessaggero.it/mondo/soldati_italiani_iraq_diretta_libano_oggi_ultime_notizie-4962884.html
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