Difesa: Serve una strategia per le missioni internazionali

Roma, 17 Feb 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Claudio Bertolotti – L’approfondimento di Claudio Bertolotti. (Segue articolo). – Oggi la presenza italiana nelle missioni internazionali è tra le più rilevanti tra gli alleati. Lo è in Libano, con 1.216 soldati; in Afghanistan, terzo contingente della missione Resolute Support della Nato, con 894 uomini; in Iraq, nei Balcani, in Libia. E la capacità delle Forze Armate, dunque il potenziale esprimibile, deriva proprio dalla partecipazione a tali missioni.

Equipaggiamenti, armi e procedure operative e logistiche, che oggi caratterizzano i nostri militari, sono frutto dell’esperienza acquisita nei venticinque anni che ci separano dall’intervento in Bosnia.

Ma nonostante ciò, il comparto Difesa è afflitto da tre criticità croniche: insufficiente disponibilità finanziaria, impiego in deroga alle peculiarità dello strumento militare, gestione delle risorse umane.

TRE CRITICITÀ AFFLIGGONO LE FORZE ARMATE. Sulla prima è sufficiente dire che il bilancio della Difesa per il 2020 è di 21,9 miliardi, l’1,21% del Pil: meno del 2% chiesto dalla Nato.

Circa 14 miliardi vanno alla funzione Difesa, di questi il 74% è destinato al Personale: gli stipendi. Alle voci Esercizio e Investimento, per l’ammodernamento delle Forze Armate, corrisponde rispettivamente solo il 12,5% e il 13,4%.

Sulla seconda criticità è necessaria una riflessione. Le Forze Armate, l’esercito in particolare, sono eccessivamente impegnate in attività di pubblica sicurezza.

Delle 12.641 unità che svolgono attività operativa, solo 5.560 sono impiegate all’estero. 7.081 soldati partecipano invece all’operazione ‘Strade Sicure‘, in essere da 12 anni, con un sotto-impiego delle forze, sovra-equipaggiamento rispetto alle esigenze e oneri per il contribuente superiori ai costi di un reclutamento di agenti di polizia. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.policymakermag.it/dal-mondo/mediterraneo-serve-una-strategia-per-le-missioni-internazionali/

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