Dipendenti pubblici: Quando vanno in pensione con grave invalidità

Roma, 01 Ago 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Simone Micocci – Cosa dice la normativa. (Segue articolo). – Cosa succede a un dipendente pubblico con grave invalidità? Questo può andare prima in pensione come succede nel settore privato? Queste sono domande lecite per coloro che lavorano nella Pubblica Amministrazione, in quanto per loro si applica un trattamento differente rispetto a quello previsto nel settore privato.

Ai dipendenti del settore privato, con invalidità non inferiore all’80%, si applica infatti un trattamento agevolato ai fini dell’accesso alla pensione.

Nel dettaglio, questi – purché in possesso di almeno 20 anni di contribuzione – possono andare in pensione a 61 anni se uomini o a 56 anni se donne. Per la liquidazione dell’assegno, però, questi devono attendere l’apertura di una finestra mobile di 12 mesi.

Una misura importante in quanto consente a coloro che hanno una grave invalidità, con percentuale riconosciuta di almeno l’80%, di andare in pensione – com’è giusto che sia – con molti anni di anticipo. Misura in cui tuttavia non rientrano i dipendenti pubblici, per i quali si applica un trattamento differente.

Pensione dipendenti pubblici con grave invalidità. Qualora fosse il dipendente pubblico ad avere una grave invalidità non ci sarebbe dunque l’opportunità di anticipare la pensione a 61 o persino a 56 anni. Per questi, però, si parla di pensione per infermità permanente, ma solo nel caso in cui l’invalidità vada a incidere sulle mansioni lavorative assegnate. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.money.it/Quando-vanno-pensione-dipendenti-pubblici-invalidita

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