Estero: Le truppe americane rimarranno in Siria

Roma, 06 Mar 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Laura Cianciarelli – Donald Trump ha negato che si tratti di un dietrofront. Seguiamo. – Un nuovo cambio di rotta degli Stati Uniti nella politica in Siria: le truppe americane rimarranno ancora nel Paese “per un certo lasso di tempo”. Il “gruppo per il mantenimento della pace” sarà di 400 soldati, equamente divisi tra la base americana di Al-Tanf, al confine con l’Iraq, e il territorio nordorientale della Siria.

Pur dichiarando che il ritiro delle truppe Usa proseguirà “in modo cauto e coordinato”, il portavoce del Pentagono, Sean Robertson, ha fornito alcuni dettagli sulla decisione di Washington di rimanere nel Paese mediorientale.

Nel nord-est della Siria i soldati americani faranno parte di una forza multinazionale di monitoraggio, composta da alleati Nato, che avrà il compito di “mantenere la stabilità e prevenire la rinascita dell’Isis in Siria”. Un gruppo composto dalle 800 alle 1.500 unità, con il compito di sorvegliare una “zona cuscinetto lungo il confine con la Turchia”, all’interno del territorio dei curdi siriani.

Soltanto statunitensi saranno, invece, le truppe di Al-Tanf, che si trova in uno snodo strategico per l’Iran. Quel lembo di territorio siriano rappresenta infatti uno dei due corridoi di transito che consentirebbero a Teheran di raggiungere il mar Mediterraneo.

Il primo, in cui si trova la base americana, collega l’area di Baghdad a quella di Damasco, proprio attraverso la città di Al-Tanf, al confine con Iraq, Siria e Giordania. Il secondo corridoio, invece, connette la regione di Mosul, in Iraq, con Raqqa, in Siria. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.occhidellaguerra.it/stati-uniti-cambiano-idea-siria/

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