Estero: L’Italia in difesa dello spazio aereo dell’Islanda e della Nato

Roma, 09 Ott 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Stefano Pioppi – Sono i jet dell’Aeronautica militare italiana per un ruolo che è motivo di enorme orgoglio e che ci rende più forti nell’Alleanza. Segue. – Gli F-35 italiani in Islanda? Sono motivo d’orgoglio per il Paese, con una missione che dimostra l’indivisibilità della sicurezza della Nato e che rafforza la nostra posizione al suo interno, anche per gli interessi legati al Mediterraneo.

Parola dell’ambasciatore Francesco Maria Talò, rappresentante permanente dell’Italia al quartier generale dell’Alleanza Atlantica, che Formiche.net ha raggiunto mentre si trovava in visita alla basa di Keflavik, in Islanda, dove i velivoli dell’Aeronautica militare hanno fatto registrare all’Italia un nuovo primato nell’ambito del programma internazionale: il primo dispiegamento di quinta generazione in una missione della Nato, certificazione ottenuta proprio mentre il dossier in Italia tornava a scaldare il dibattito politico.

LA MISSIONE. Da circa una settimana, sei jet del 32° Stormo di Amendola operano infatti dalla base islandese partecipando all’operazione Northern Lightning.

Dopo le prime sortite di familiarizzazione, gli F-35 italiani sono stati certificati alla piena capacità operativi da un team di valutatori dell’Alleanza Atlantica appartenenti al Combined air operations centre (Caoc) di Uedem, in Germania.

È il nuovo primato per l’Italia nell’ambito del programma F-35, salutato con orgoglio dai vertici militari. Sabato scorso, difatti, alla Task force italiana hanno fatto visita il capo di Stato maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli, e il capo di Stato maggiore dell’Aeronautica Alberto Rosso. Ieri, a Keflavik è arrivato l’ambasciatore Talò. L’articolo completo prosegue qui >>> https://formiche.net/2019/10/f-35-nato-missione-islanda-talo/

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